Ernesto Assante: Un Addio Alla Firma di Repubblica
Ernesto Assante, figura di spicco nel panorama giornalistico e musicale italiano, ci ha lasciati troppo presto all’età di 66 anni. Il suo contributo alla scena culturale del nostro Paese è stato di fondamentale importanza, caratterizzato da una passione inesauribile per la musica e le nuove tecnologie. Il suo sorriso e la sua vitalità rimarranno impressi nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Un Visionario della Cultura e della Tecnologia
Ernesto era noto per la sua capacità di anticipare le tendenze e di progettare innovativi progetti nel mondo della comunicazione e della cultura. La sua curiosità insaziabile lo ha spinto a esplorare ogni ambito legato alla musica, alla tecnologia e all’arte, diventando un punto di riferimento per molti. La sua visione lungimirante lo ha portato a essere tra i pionieri di Repubblica.it e di Kataweb, contribuendo in modo significativo allo sviluppo dei media digitali.
Assante non si è limitato alla sfera giornalistica, ma ha lasciato il segno anche in ambito radiofonico e televisivo. Dai suoi esordi sulla radio negli anni ’70 fino alle collaborazioni con importanti programmi televisivi, ha sempre dimostrato una straordinaria versatilità e un profondo amore per la cultura e la musica. La sua presenza è stata costante e illuminante in molte trasmissioni che hanno segnato la storia della televisione italiana.
Un’Eredità Culturale Immena
Ernesto Assante non sarà solo ricordato per il suo contributo al giornalismo e alla comunicazione, ma anche per la sua prolificità come autore e studioso. I suoi libri, le collaborazioni con riviste e programmi televisivi, le innumerevoli iniziative culturali da lui ideate resteranno come testimonianza di un intellettuale eclettico e appassionato. La sua eredità culturale è immensa e continuerà a ispirare generazioni future nell’esplorazione della musica e della cultura contemporanea.
Infine, Ernesto Assante lascia la moglie Eleonora e le due figlie Costanza e Sofia. In questo momento di dolore, la redazione e la direzione di Repubblica si uniscono nel porgere le più sentite condoglianze alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di condividere il cammino con lui. La sua assenza lascerà un vuoto incolmabile nel mondo della cultura e del giornalismo italiano, ma il suo spirito vivace e la sua eredità resteranno vividi e indelebili per sempre.