Sicurezza sul lavoro: Nuove regole e patente a punti
Il recente decreto legge sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha portato importanti novità per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro in Italia. La Ministra del Lavoro Marina Calderone ha introdotto una serie di misure mirate a contrastare il lavoro sommerso e migliorare la conformità alle normative vigenti. Una delle principali innovazioni è l’implementazione di una ‘patente a punti’ per le imprese e i lavoratori autonomi, un sistema di qualificazione che impone standard specifici per poter operare nel settore. Questa misura, seppur già prevista nel Testo unico sulla sicurezza del lavoro del 2008, è stata finalmente attuata dopo sedici anni.
800 nuovi ispettori del lavoro saranno impiegati per rafforzare i controlli e garantire il rispetto delle normative. Ciò comporterà un aumento significativo delle verifiche sul campo, con un focus particolare sui cantieri e sulle attività edili. La patente a punti sarà rilasciata alle imprese e ai lavoratori autonomi che dimostrano di essere in regola con le disposizioni di sicurezza sul lavoro. In caso di infrazioni o irregolarità, saranno applicate sanzioni che vanno dalla decurtazione dei punti fino alla sospensione dell’attività e al pagamento di multe salate, fino a 12.000 euro.
Reazioni contrastanti e critiche
Le novità introdotte nel decreto hanno suscitato reazioni contrastanti da parte dei sindacati e delle associazioni di categoria. Cgil e Uil hanno manifestato apertamente il loro dissenso, definendo la misura della patente a punti un criterio discutibile. Pierpaolo Bombardieri della Uil ha sottolineato la questione etica, affermando che ‘una vita non può valere 20 crediti’. Maurizio Landini della Cgil ha criticato il governo per la mancanza di risposte adeguate ai problemi reali, annunciando azioni di protesta. Luigi Sbarra della Cisl, pur ritenendo il decreto un passo avanti, chiede un dialogo continuo per definire una strategia nazionale più ampia sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Le associazioni di categoria non sono da meno nelle critiche. Cna ha dichiarato che la patente a punti non rappresenta una soluzione efficace per garantire la sicurezza sul lavoro, mentre Confartigianato si è espressa in maniera negativa riguardo al meccanismo complesso e incerto. Anche Confimi ha manifestato dubbi sulla patente a punti, pur approvando le misure di controllo e ispezione più stringenti. L’Ance ha sottolineato l’importanza di un coinvolgimento costante delle parti sociali per monitorare e garantire il rispetto delle normative.
Le nuove regole introdotte con il decreto riguardano anche un maggiore coordinamento delle attività ispettive e sanzioni più severe per la somministrazione illecita di manodopera. Mentre le sanzioni civili saranno ridotte per chi si mette in regola, coloro che rispettano le normative saranno inseriti nella ‘Lista di conformità Inl’, un riconoscimento per le aziende virtuose. Calderone sottolinea che gli sconti non saranno concessi sui debiti relativi a premi e contributi, i quali dovranno essere saldati integralmente.