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Proteste agricoltori a Bruxelles: tensione al quartiere Ue
Una nuova giornata di tensione a Bruxelles ha preso avvio con la protesta organizzata dagli agricoltori provenienti da diverse parti d’Europa. Più di mille trattori si sono riversati per le strade della città, in particolare intorno al quartiere europeo, dove si svolgeva un incontro dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea. La motivazione principale di questa azione è la contestazione della Politica Agricola Comune (PAC) e del Green Deal. Rue de la Loi è stata bloccata dai trattori in direzione dell’Europa Building, sede dell’incontro ministeriale, mentre si sono verificate esplosioni di petardi e chiusure di vari tunnel e stazioni della metropolitana.
Intervento della polizia e richieste del ministro italiano Gli agricoltori hanno acceso roghi con copertoni, portando gli idranti della polizia a intervenire per spegnerli. Il ministro dell’Agricoltura italiano, Francesco Lollobrigida, ha annunciato l’intenzione di presentare a Bruxelles un documento da parte dell’Italia per rafforzare la PAC. Il documento include richieste di sospensione delle regole sugli aiuti di Stato per il settore agricolo, una moratoria sui debiti delle aziende del settore in tutti i Paesi membri e una revisione degli accordi internazionali con un’attenzione particolare alla reciprocità.
Reazioni e proposte in risposta alle proteste
Ursula von der Leyen e le proposte della Commissione La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha manifestato la volontà di ascoltare le richieste degli agricoltori e di agire per quanto possibile. La Commissione ha presentato un pacchetto di proposte finalizzato a semplificare le regole imposte agli agricoltori e a diminuire i controlli. Nonostante ciò, la rabbia degli agricoltori sembra persistere e diffondersi in diverse nazioni europee, con l’Italia che rappresenta un terreno particolarmente fertile per le proteste.
Preoccupazioni e tensioni in vari Paesi europei In diversi governi europei, inclusi quelli di Francia e Polonia, si registra un aumento delle preoccupazioni legate alle proteste degli agricoltori. Emmanuel Macron ha dovuto affrontare una situazione tesa al Salone dell’Agricoltura, mentre in Polonia le proteste al confine con l’Ucraina minacciano di bloccare gli scambi di grano. Il Green Deal, in particolare la legge sul ripristino della natura, rischia di essere travolto da queste tensioni, mettendo a rischio importanti decisioni che coinvolgono l’intera Unione Europea.