Ricercatori Scoprono più di 100 Nuove Specie sulle Montagne Sottomarine del Pacifico Meridionale
Un recente studio condotto da un team di ricercatori marini ha portato alla scoperta di ‘più di 100 nuove specie’ sulle montagne sottomarine del Pacifico meridionale. Questa incredibile scoperta è avvenuta durante una spedizione nel Pacifico sudorientale, precisamente al largo delle coste del Cile, nei mesi di gennaio e febbraio. La spedizione, condotta dallo Schmidt Ocean Institute e guidata da Javier Sellanes dell’Universidad Catolica del Norte del Cile, ha rivelato una varietà impressionante di vita marina in un ambiente finora poco esplorato.
Scoperte Straordinarie sul Fondo Marino
Durante l’esplorazione delle montagne sottomarine lungo la dorsale di Nazca e Salas y Gomez, i ricercatori hanno identificato una vasta gamma di specie, tra cui ‘coralli delle acque fredde, spugne vitree, ricci di mare, anfipodi e aragoste tozze’. Questa varietà di vita marina ritrovata nelle profondità marine ha sottolineato l’importanza di continuare a esplorare e comprendere gli ecosistemi sottomarini per preservarli e proteggerli adeguatamente.
Esplorazioni nelle Profondità Marine
Utilizzando un sofisticato robot subacqueo capace di raggiungere profondità di 4.500 metri, i ricercatori sono riusciti a mappare un’area impressionante di 52.777 chilometri quadrati di fondale marino. Durante questa operazione di mappatura dettagliata, sono emerse quattro montagne sottomarine precedentemente sconosciute, ciascuna con ecosistemi unici e diversificati. Secondo quanto dichiarato dallo Schmidt Ocean Institute, ogni montagna sottomarina offre un habitat distinto, con la presenza di ‘fiorenti barriere coralline d’alto mare e giardini di spugne’, molti dei quali sono considerati vulnerabili e in necessità di protezione.
In vista di ulteriori scoperte e approfondimenti, il Schmidt Ocean Institute ha annunciato una seconda spedizione che prenderà il via il 24 febbraio, confermando che la missione di esplorazione delle profondità marine è ancora in corso. Questi studi e scoperte sottolineano l’importanza di preservare gli ecosistemi marini, specialmente quelli meno conosciuti e vulnerabili, aprendo nuove prospettive per la ricerca scientifica e la conservazione della biodiversità subacquea.