Accordi in vista per una tregua a Gaza
Stati Uniti, Egitto, Israele e Qatar sembrano aver raggiunto un’intesa sul “quadro generale” per un accordo sul rilascio degli ostaggi israeliani e un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza. Il consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan, ha confermato che le trattative sono in corso, con la necessità che la proposta venga trasmessa ad Hamas tramite mediatori qatarioti ed egiziani per una valutazione accurata.
Discussione su aiuti umanitari e libertà di culto
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha recentemente incontrato il re di Giordania Abdullah II ad Amman per discutere degli ultimi sviluppi nel conflitto tra Israele e Hamas a Gaza. Tra i temi affrontati, vi è stata un’attenzione particolare agli sforzi necessari per aumentare gli aiuti umanitari nella Striscia, soprattutto nella regione settentrionale. Inoltre, si è parlato della libertà di culto per i palestinesi nella moschea di Al-Aqsa, con l’opposizione dichiarata del presidente dell’Anp ai piani israeliani per un’operazione a Rafah.
Netanyahu proietta la vittoria totale
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che una volta che le forze armate israeliane entreranno a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, “ci vorrà ancora qualche settimana e poi si arriverà alla vittoria totale” su Hamas. Netanyahu ha sottolineato la necessità di evacuare la popolazione civile prima di lanciare l’operazione militare a Rafah, trasferendola a nord della città. Inoltre, ha annunciato la presentazione di un piano militare per l’evacuazione dei civili palestinesi e la distruzione dei rimanenti battaglioni di Hamas.
Nuovi sviluppi nei negoziati e attacchi in Yemen
Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno recentemente colpito 18 obiettivi degli Houthi dello Yemen, prendendo di mira armi e missili. Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, ha sottolineato la necessità di difendere la vita e il flusso di scambi commerciali contro gli attacchi illegali degli Houthi. Inoltre, le milizie Houthi hanno attaccato con missili la nave statunitense “Torm Thor” nel Golfo di Aden, confermando la loro determinazione a reagire alle azioni ostili.