Sostegno incrollabile all’Ucraina: G7 e le sanzioni a Mosca
Nel recente vertice del G7 guidato da Giorgia Meloni, è emerso un sostegno incrollabile all’Ucraina e sanzioni dirette a Mosca per contrastare l’aggressione russa. Nonostante alcune frizioni interne tra i leader presenti, il documento condiviso conferma il pieno supporto dei sette leader mondiali alla causa di Kiev. Il presidente ucraino Zelensky ha ricevuto rassicurazioni e promesse di sostegno, anche se non sono stati annunciati nuovi approvvigionamenti o passi avanti significativi sui beni confiscati alla Russia.
Zelensky e la richiesta di rifornimenti agli alleati
Prima del vertice, Zelensky ha nuovamente chiesto rifornimenti tempestivi agli alleati, inclusi i caccia F16. Tuttavia, al momento gli Stati si sono limitati a confermare la continuità delle sanzioni nei confronti di Mosca. Gli alleati del G7 hanno sottolineato l’importanza di aumentare i costi della guerra russa, impedire guadagni russi e ostacolare gli sforzi di armamento del paese, con un chiaro messaggio di contrasto a ogni possibile elusione delle sanzioni.
Il G7 ha inoltre sollecitato un ulteriore sostegno finanziario per colmare il deficit di bilancio dell’Ucraina nel 2024, una mossa che mette implicitamente pressione sul Congresso degli Stati Uniti, dove i Repubblicani hanno bloccato nuovi interventi di supporto all’Ucraina.
Il destino dei fondi congelati e l’onore ad Alexei Navalny
Un tema dibattuto è stato il riutilizzo dei fondi congelati a Mosca, che resteranno bloccati fino a una quantificazione dei danni che la Russia dovrà risarcire all’Ucraina alla fine del conflitto. Il G7 ha ribadito il dovere della Russia di pagare per i danni causati, superanti i 486 miliardi di dollari secondo la Banca Mondiale, sottolineando la determinazione nel non permettere alla Russia di trarre vantaggio temporale dalla situazione.
Infine, il documento ha espresso omaggio al coraggio di Alexei Navalny, dissidente russo deceduto in circostanze ancora oscure. Si è chiesto al governo russo di fare chiarezza sulla sua morte, liberare i prigionieri politici e porre fine alla repressione dell’opposizione. Il G7 ha sottolineato la sua ferma intenzione di perseguire i responsabili della morte di Navalny, continuando a imporre misure restrittive.