MiCAR e TFR: Nuove Regolamentazioni per i Mercati delle Cripto-Attività
Il panorama normativo relativo ai mercati delle cripto-attività si prepara ad accogliere importanti cambiamenti con l’introduzione del Regolamento (UE) 2023/1114 sulle cripto-attività (MiCAR) e del Regolamento (UE) 2023/1113 riguardante i trasferimenti di fondi e cripto-attività (TFR). Questi provvedimenti delineano un quadro normativo preciso e uniforme per regolare tali mercati in modo efficace e armonizzato.
Scadenze e Applicabilità dei Regolamenti
Secondo quanto stabilito, il MiCAR entrerà in vigore dal 30 dicembre 2024, ad eccezione delle disposizioni relative ai token collegati ad attività (ART) e ai token di moneta elettronica (EMT), che saranno applicabili dal 30 giugno 2024. D’altra parte, il TFR, che impone l’obbligo per i CASP di raccogliere e condividere con le autorità di vigilanza i dati relativi ai trasferimenti di cripto-attività, sarà pienamente applicabile a partire dal 30 dicembre 2024.
Consultazione dei Decreti di Adeguamento
Attualmente, sono in fase di consultazione gli schemi di decreto legislativo elaborati alla luce dei dibattiti tecnici con le Autorità competenti e in conformità con la legge di delega al Governo per l’adeguamento normativo a MiCAR e TFR. Questi decreti sono stati predisposti in ottemperanza alla normativa europea, con specifiche deleghe previste agli articoli 18 e 19 per l’armonizzazione della legislazione nazionale.
Nei vari capitoli dei decreti, vengono dettagliate le competenze delle Autorità e definite le modalità di coordinamento, adattate in base all’ambito di intervento e alle responsabilità di autorizzazione e/o vigilanza. Gli istituti di pagamento e di moneta elettronica saranno autorizzati all’emissione di token collegati ad attività o alla fornitura di servizi per le cripto-attività, a condizione che rispettino le normative vigenti riguardanti la moneta elettronica e i servizi di pagamento.
Per garantire la corretta gestione degli intermediari e la coerenza con le regole che si applicano agli intermediari tradizionali, gli emittenti di token collegati ad attività e i prestatori di servizi per le cripto-attività diversi dagli intermediari sottoposti a vigilanza potranno svolgere attività accessorie e strumentali, ma non attività non finanziarie.