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Israele e Hamas: Negoziazioni in corso per il rilascio degli ostaggi
Al lavoro su schema per rilascio ostaggi – I colloqui ‘sono stati molto buoni’ e sono stati compiuti ‘significativi progressi’. Una fonte dei miliziani ha dichiarato che il nuovo piano propone una pausa di sei settimane nel conflitto e il rilascio di 200-300 prigionieri palestinesi in cambio di 35-40 ostaggi detenuti da Hamas. ‘Siamo ancora lontani da un accordo ma Hamas ha abbandonato alcune sue richieste in seguito all’irrigidimento del premier Benyamin Netanyahu’. Lo ha detto, citato dai media, un alto funzionario politico israeliano.
Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per ‘Due Stati, due popoli’ e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione. L’APPROFONDIMENTO.
La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza
L’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi ha affermato di essere stata costretta a sospendere le consegne di aiuti nel nord della Striscia di Gaza – dove non è ‘possibile condurre operazioni umanitarie adeguate’ – a causa della situazione di fame e di disperazione della popolazione della zona che sfocia in attacchi e disordini. ‘Il comportamento disperato delle persone affamate ed esauste sta impedendo il passaggio sicuro e regolare dei nostri camion’, ha affermato Tamara Alrifai, direttrice delle relazioni esterne dell’Unrwa, riporta il Guardian. Alrifai ha aggiunto di essere ‘molto cauta su come spiegare questo per non far sembrare che stiamo incolpando le persone o descrivendo queste cose come atti criminali’. Il mese scorso le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme sulle ‘sacche di carestia’ a Gaza, con bisogni particolarmente acuti nel nord. Da allora le condizioni sono costantemente peggiorate, provocando un aumento del numero di persone affamate che tentano di chiedere aiuto ai camion di passaggio. L’Unrwa non ha ottenuto il permesso dalle autorità israeliane di fornire aiuti nel nord della Striscia per più di un mese, mentre le organizzazioni umanitarie sono sempre più disperate per la minuscola quantità di aiuti che può arrivare a Gaza.
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L’APPROFONDIMENTO.