“Lingotto Fiere: Il Futuro Incerto del Salone del Libro di Torino”
Una Trattativa in Bilico
Il Salone del Libro di Torino è un evento di rilevanza internazionale che ogni anno richiama migliaia di visitatori e offre alla città un’occasione unica per brillare nel panorama culturale. Tuttavia, dietro le quinte, si sta consumando una trattativa che potrebbe cambiare radicalmente il volto della manifestazione. Il contratto in essere tra gli organizzatori e GL Events, la società che gestisce il complesso fieristico del Lingotto, scadrà con l’edizione 2024. L’ipotesi di rinnovo sembra tutt’altro che scontata, poiché il nodo cruciale resta legato ai costi e ai benefici che l’attuale location offre.
Silvio Viale, uno degli organizzatori del Salone, ha evidenziato che il Lingotto Fiere presenta limiti strutturali evidenti: “Progettualmente è degli anni novanta e non c’è mai stato un grosso investimento per adeguarlo, cosa che nelle altre città è avvenuta”. Queste parole mettono in luce un problema di infrastrutture che rischia di compromettere la competitività di Torino nel panorama fieristico nazionale. La città, pur vantando una storia e una cultura uniche, sembra essere in ritardo rispetto ad altre realtà che hanno investito in moderni centri congressi e fiere.
La Corsa Contro il Tempo
Il Salone del Libro rappresenta non solo un evento culturale di spicco per Torino ma anche un vero e proprio traino economico per la città. Le ricadute finanziarie sono considerevoli, e proprio per questo motivo gli organizzatori chiedono un maggiore sostegno. La neo direttrice del Salone, Annalena Benini, sottolinea la necessità di offrire non solo un servizio culturale di alta qualità ma anche un’esperienza complessiva all’altezza delle aspettative, che includa spazi accessibili e servizi di prima classe.
La trattativa con GL Events si preannuncia complicata, con la pressione del tempo a fare da sfondo. Se un accordo non dovesse essere raggiunto entro i prossimi 18 mesi, la Città di Torino si troverebbe di fronte alla necessità di trovare una alternativa valida per garantire lo svolgimento della fiera. Tuttavia, al momento attuale, non esiste una location che possa competere con il prestigioso Lingotto Fiere. L’assessora alla cultura, Rosanna Purchia, pur rimanendo ottimista, ammette che la situazione è delicata e richiede un’attenzione costante da parte delle istituzioni.