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Paura per Peter Sagan: l’operazione al cuore ad Ancona
Peter Sagan, noto ciclista slovacco tre volte campione del mondo su strada, ha vissuto un momento di paura durante una gara di mountain bike a Valencia. La sua frequenza cardiaca ha superato i 200 battiti al minuto, segnalando un’anomalia significativa. L’intervento del tecnico Patxi Vila è stato cruciale per individuare questa tachicardia ad elevata risposta ventricolare.
Un intervento delicato
Sagan, 34 anni, si è sottoposto a un’ablazione, un intervento mininvasivo finalizzato alla risoluzione del problema cardiaco. Il suo cardiologo, Roberto Corsetti, ha individuato il disturbo presso il centro medico di Imola. Dopo una serie di controlli clinici e strumentali, tra cui il ‘Test di Satana’, Sagan è stato ricoverato e sarà operato dal professor Antonio Dello Russo a Ancona, rinomata eccellenza italiana in ambito medico.
L’ablazione, mediante radiofrequenza applicata tramite sonde, mira a correggere l’instabilità elettrica del cuore. Questo intervento ha già permesso ad altri ciclisti, come Elia Viviani e Martina Fidanza, di tornare all’agonismo senza complicazioni. Sagan potrà quindi riprendere l’attività ciclistica in breve tempo, senza rischi particolari legati alla procedura.
Il percorso di guarigione
Prima di Sagan, altri ciclisti professionisti come Diego Ulissi hanno affrontato problemi cardiaci. L’ablazione si è dimostrata efficace nel risolvere queste condizioni, consentendo ai corridori di tornare alle competizioni senza compromettere la loro salute. Nonostante l’operazione, Sagan ha già in programma prossime gare e si prepara a sfidare nuovi traguardi nella sua carriera sportiva.
Nonostante il momento di apprensione vissuto a Valencia, Peter Sagan dimostra determinazione nel voler tornare in sella alla sua bicicletta e gareggiare al meglio delle sue capacità. La sua resilienza e il supporto del team medico e tecnico lo spingono a guardare al futuro con ottimismo, consapevole che la sua passione per il ciclismo lo guiderà attraverso ogni ostacolo lungo il cammino competitivo.