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Tragedia alla Stellantis: Operaio Schiacciato da un Macchinario
Stellantis, uno dei colossi dell’industria automobilistica, è stata teatro di una tragedia che ha scosso la comunità lavorativa. Domenico Fatigati, un cinquantaduenne di Acerra, ha perso la vita nello stabilimento di Pratola Serra, in provincia di Avellino. Lavorava lì da circa 20 anni, anche se non direttamente per Stellantis, bensì per MS Industrial, un’azienda in appalto per la gestione dei magazzini. Il suo tragico destino è stato segnato da un incidente mentre si trovava nel magazzino dei basamenti dei motori, colpito all’addome da una sbarra automatica. Il dolore e lo sgomento si sono diffusi tra i 1.600 operai che quotidianamente producono i motori per modelli come la Jeep Renegade e l’Alfa Romeo Tonale.
Un Lavoratore Stimato e una Realtà Complessa
Giuseppe Morsa, delegato sindacale, ha descritto Fatigati come una presenza costante e rispettata nello stabilimento. Nonostante gli sforzi delle imprese per rispettare le norme di sicurezza, emerge una realtà complessa legata agli appalti e alla gestione esterna. Morsa sottolinea come le condizioni di lavoro, spesso precarie e gravose, possano mettere a rischio la sicurezza dei dipendenti. Il tema della sicurezza sul lavoro diventa centrale in un contesto in cui le responsabilità e i controlli appaiono frammentati e insufficienti.
Stellantis, come sottolineato dal sindacalista, si limita a verificare la regolarità documentale delle aziende appaltatrici, trascurando un controllo diretto sul rispetto delle norme sul campo. Il caso di Fatigati solleva interrogativi sull’effettiva tutela dei lavoratori in appalto e sull’efficacia dei meccanismi di controllo. La centralizzazione degli appalti e la ricerca di un ribasso dei costi potrebbero influenzare negativamente le condizioni lavorative e la sicurezza degli operai, come evidenzia Morsa.
Appalti, Sicurezza e Riforme: Il Cuore del Dibattito Sindacale
Le dinamiche degli appalti e dei subappalti, sottolinea la Fiom Cgil, rappresentano un nodo cruciale per la tutela dei lavoratori. La recente riforma governativa, volta alla sburocratizzazione, solleva perplessità sulle effettive garanzie di sicurezza e controllo. Il sindacato denuncia una carenza di risposte alle proposte avanzate, evidenziando la necessità di un potenziamento degli ispettorati e l’istituzione di provvedimenti più incisivi per contrastare gli infortuni sul lavoro.
Secondo le statistiche, nel corso del 2023 si sono registrati oltre 1.000 incidenti mortali sul lavoro, con un numero preoccupante di vittime. La recente strage all’Esselunga di Firenze ha contribuito a innescare uno sciopero nazionale, mettendo in luce l’urgenza di interventi efficaci per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose. La sicurezza sul lavoro, la tutela dei diritti dei lavoratori e la responsabilità delle imprese diventano nodi cruciali di un dibattito che coinvolge l’intera società.