![Wall Street chiude in stabilità: analisi dei verbali della Fed e conti Nvidia 1 Wall Street chiude in stabilità: analisi dei verbali della Fed e conti Nvidia](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240209-085138.webp)
Debole Wall Street con occhi su Fed e conti Nvidia
Wall Street ha chiuso la sessione in modo sostanzialmente stabile, con il Dow Jones che si è attestato a 38.612 punti e il S&P 500 a 4.982 punti, senza particolari scossoni. Mentre il Nasdaq ha registrato un calo dello 0,38%, il Russell 2000 ha consolidato i livelli della vigilia con un aumento dello 0,12%. Gli investitori erano in attesa dei risultati di Nvidia, che hanno generato una certa ansia dopo la chiusura del mercato.
Dai verbali della Fed e l’attenzione degli investitori
Dai verbali della riunione di fine gennaio della Fed emerge che i policymaker non hanno segnalato un’urgenza nel tagliare i tassi. È emersa la necessità di ulteriore fiducia per garantire il rallentamento dell’inflazione verso gli obiettivi prefissati. La maggior parte dei partecipanti ha sottolineato ‘i rischi di agire troppo rapidamente per allentare la posizione politica.’ Gli investitori hanno seguito con attenzione queste dichiarazioni in un contesto caratterizzato da incertezza e cautela.
Il paniere S&P 500 ha registrato un risultato positivo, trainato dai settori tecnologico (+1,86%), sanitario (+1,36%), e finanziario (+0,72%). Al contrario, il settore energetico è stato il peggiore del mercato, registrando un calo del 0,76%. Tra i protagonisti del Dow Jones si sono distinti Microsoft (+1,93%), Apple (+1,91%), Johnson & Johnson (+1,51%), e Visa (+1,19%).
Performance dei mercati e delle aziende in evidenza
Tra le performance negative, si sono registrati cali significativi su Cisco (-2,47%), Amazon (-2,36%), Facebook (-2,04%). Nel Nasdaq 100, i migliori performer sono stati Tesla (+4,26%), Alphabet (+3,40%), Netflix (+2,31%), e Adobe (+2,19%). Al contrario, le performance negative sono state evidenziate da Zoom (-28,44%), T-Mobile (-14,10%), Robinhood (-9,68%), e Twitter (-4,36%).
Le grandezze macroeconomiche più significative includono dati come le richieste di sussidi di disoccupazione, il PMI composito, il PMI servizi, il PMI manifatturiero, le vendite di case esistenti e le scorte di petrolio. In un contesto di attesa e incertezza sui mercati, questi indicatori assumono un ruolo chiave nel delineare le prospettive economiche e finanziarie degli Stati Uniti.