![Tragica morte del collaudatore Matteo Ottaviano: Svolta nell'indagine sulla tragedia al Nardò Technical Center 1 20240222 181059](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240222-181059.webp)
Tragica morte del collaudatore: Svolta nell’indagine
Matteo Ottaviano, un collaudatore 36enne di Tuglie, ha perso la vita in un tragico incidente sulla pista della Porsche ‘Nardò Technical Center’. La vicenda ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di un uomo di Novoli, R. P., accusato di omicidio colposo e omicidio stradale. Secondo le prime informazioni, l’uomo si trovava alla guida di una Porsche Panamera coinvolta in uno scontro con la Ducati Panigale su cui viaggiava la vittima.
L’avvocato Aurelio Elia difende R. P., mentre la famiglia di Matteo Ottaviano è rappresentata legalmente dall’avvocato Speranza Faenza. Il pubblico ministero Alessandro Prontera ha preso la decisione di indagare per individuare le responsabilità del caso, procedendo con l’incarico per l’esame autoptico al medico legale Roberto Vaglio. È previsto che Vaglio venga affiancato dai consulenti tecnici del 52enne indagato e dei familiari della vittima per fare chiarezza sull’accaduto. La salma di Ottaviano verrà riconsegnata alla famiglia dopo l’esame autoptico per consentirne la sepoltura.
Indagine in corso per ricostruire l’accaduto
L’iscrizione nel registro degli indagati rappresenta solo l’inizio dell’inchiesta volta a ricostruire i fatti che hanno portato alla tragedia nel centro prove del Sud Italia gestito da Porsche Engineering. L’incidente è avvenuto durante test sulla pista, dove la moto del 36enne e l’auto del 52enne si sono scontrate lungo l’anello interno della struttura. Purtroppo, il motociclista ha riportato gravi traumi che gli sono stati fatali.
Al momento, nessuna ipotesi viene esclusa. Si sta cercando di capire come mai i due veicoli, viaggiando a velocità diverse, si siano trovati sulla stessa traiettoria. Si ipotizzano errori tecnici, problemi meccanici o la possibilità di un improvviso cambio di corsia della moto, magari causato da un malore del centauro, considerato un guidatore esperto. Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle apparecchiature sequestrate, inclusi i cellulari, per ottenere ulteriori dettagli sulla dinamica dell’incidente. La polizia locale di Nardò e gli agenti del commissariato sono al lavoro per fare chiarezza su quanto accaduto.