Scoperte archeologiche a Firenze: ritrovata una fattoria romana e una necropoli
**Durante i lavori al Viola Park a Firenze** sono state effettuate scoperte straordinarie che gettano nuova luce sulla storia antica di questa zona. **Una fattoria romana**, una **strada** e una **necropoli** con circa 170 tombe risalenti dall’VIII secolo a.C. fino al V secolo sono state portate alla luce. Oltre a ciò, sono stati rinvenuti **oggetti di grande valore storico**, tra cui “un paio di orecchini d’oro, dadi da gioco, anche truccati, spilloni per capelli, specchi e lucerne”.
Una scoperta che rivoluziona la conoscenza del territorio fiorentino
Queste scoperte archeologiche rivelano un **patrimonio finora sconosciuto** che offre una prospettiva inedita sullo sviluppo storico di Firenze. Come afferma la soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze, Antonella Ranaldi, “Le tombe trovate coprono un arco cronologico di secoli, svelando una porzione della piana di Firenze di cui si sapeva poco o nulla, e suggerendo l’esistenza di un centro abitato in epoche passate.”
Nell’ambito del **TourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale**, che si tiene al Palazzo dei Congressi fino al 25 febbraio, si terranno dibattiti e presentazioni sulle ultime scoperte nel campo dell’archeologia. Questo evento, organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti Editore), rappresenta un’opportunità unica per **approfondire le nuove ricerche** condotte in questa affascinante area.
Prossimi passi e valorizzazione del ritrovamento
Secondo Pierluigi Giroldini, funzionario archeologo coinvolto nelle ricerche, gli oggetti rinvenuti nelle tombe sono attualmente conservati presso la soprintendenza a Gonfienti, mentre gli scheletri si trovano a Scandicci. Le tegole di una copertura a cappuccina sono invece custodite nel magazzino al Viola Park. Si prospetta ora l’importante passo della **comunicazione e valorizzazione** di queste scoperte, con l’ipotesi di una futura esposizione che possa rendere accessibile al pubblico questo straordinario patrimonio archeologico.
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, sottolinea l’importanza di questo ritrovamento nell’ambito del turismo culturale, che sarà al centro del dibattito durante il Salone Archeologia e Turismo Culturale. L’evento, che accoglie studiosi, archeologi e appassionati del settore, rappresenta un’occasione unica per **esplorare le radici storiche e culturali** di questa regione e per celebrare la ricchezza del patrimonio archeologico italiano.