La visione di Chiara Bertola per la GAM di Torino
La nuova direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Torino, Chiara Bertola, ha delineato la sua visione per il futuro della prestigiosa istituzione culturale. Definendo la GAM come ‘un organismo vivo che è attraversato e viene attraversato’, Bertola sottolinea l’importanza di creare un ambiente dinamico e in costante evoluzione. La sua strategia include un invito agli artisti e ai giovani curatori per mettersi in relazione con le collezioni storiche, ma adottando un approccio nuovo e innovativo.
Secondo Bertola, è fondamentale incoraggiare una prospettiva diversa e non convenzionale, utilizzando la metafora dell’inciampo per esplorare nuovi punti di vista. Afferma che solo attraverso l’inciampo possiamo veramente aprire la mente a nuove interpretazioni e significati. Questo approccio disruptivo mira a stimolare la creatività e a favorire una comprensione più profonda dell’arte e della sua influenza sulla società.
Le tre pittrici selezionate da Chiara Bertola
Per dare avvio a questa nuova fase della GAM, Chiara Bertola ha scelto tre pittrici che rappresentano diverse epoche e stili artistici. La prima è Berthe Morisot, che con le sue opere alla fine dell’Ottocento esplora concetti di caducità, fragilità, luce e colore. La selezione di Morisot rappresenta un ponte tra passato e presente, evidenziando tematiche universali che continuano a risuonare nel mondo contemporaneo.
La seconda artista scelta da Bertola è Mary Heilman, un’icona degli Anni Settanta nota per il suo utilizzo innovativo di ritmo e colore. Heilman affronta il tema della geometria in una prospettiva che sfida le convenzioni, portando a una riflessione sulla stabilità e sulla sua inevitabile trasformazione nel tempo presente. Infine, Maria Morganti, artista italiana, completa la selezione di Bertola. Morganti, con il suo uso unico del colore fisico, crea opere che stratificano esperienze quotidiane, offrendo uno sguardo profondo sulla dimensione temporale dell’arte e della vita umana.