Moni Ovadia denuncia le azioni di Netanyahu e gli USA
Moni Ovadia, noto attivista e intellettuale, ha espresso chiaramente la sua preoccupazione riguardo alle azioni di Benjamin Netanyahu e alla complicità degli Stati Uniti nel conflitto israelo-palestinese. In un’intervista a La7, Ovadia ha dichiarato: ‘Netanyahu vuole far sparire i palestinesi, gli Usa hanno una gravissima responsabilità perché potevano agire prima’. Queste parole mettono in luce la ferma condanna dell’attivista nei confronti delle politiche di Netanyahu, colpevoli di minare la pace e la stabilità nella regione.
Ovadia ha sottolineato come Netanyahu, esponente del sionismo revisionista di estrema destra, rappresenti la parte più oscura del sionismo stesso, rifiutando categoricamente il riconoscimento dei palestinesi come popolo. Secondo l’attivista, Netanyahu mira a ridurre i palestinesi a ‘piccoli bantustan’ e a farli sparire come popolo, trasgredendo apertamente le risoluzioni internazionali. Queste azioni non solo danneggiano in modo irreparabile la popolazione palestinese, ma si configurano come una catastrofe imminente anche per Israele, evidenziando il totale fallimento del sionismo nelle sue attuali forme.
Le accuse di Moni Ovadia nei confronti di Netanyahu
‘Netanyahu non vuole nessuna pace, vuole solo ridurre in piccoli bantustan i palestinesi e farli sparire come popolo,’ ha affermato con fermezza Moni Ovadia. Queste parole riflettono la profonda preoccupazione per le politiche discriminatorie e oppressive messe in atto dal governo israeliano, che continuano a minare i diritti e la dignità del popolo palestinese. Ovadia ha denunciato il rifiuto di Netanyahu di accettare le richieste internazionali per una soluzione permanente con i palestinesi, evidenziando la sua totale mancanza di volontà di cooperare per una pace duratura.
Inoltre, Ovadia ha criticato aspramente il discorso di Netanyahu che, secondo lui, strumentalizza il concetto di terrorismo per giustificare le proprie azioni. L’attivista ha evidenziato che in realtà in Cisgiordania non sono presenti membri di Hamas, bensì oltre 800.000 coloni israeliani che hanno sottratto terre e risorse ai palestinesi. Questi fatti dimostrano, secondo Ovadia, che le dichiarazioni di Netanyahu sono solo parole prive di fondamento, evidenziando una totale mancanza di riconoscimento e rispetto verso il popolo palestinese.
Infine, le parole di Moni Ovadia rappresentano un grido d’allarme sulla situazione attuale, sottolineando la necessità di un’azione immediata e decisa per porre fine alle ingiustizie perpetrate nei confronti dei palestinesi. La sua testimonianza evidenzia la complessità e la delicatezza della situazione in Medio Oriente, richiamando l’attenzione della comunità internazionale sulla necessità di agire con urgenza per garantire pace e giustizia per entrambi i popoli coinvolti.