Ngonge salva Mazzarri al 90′, ma il Maradona contesta
Ngonge è stato il salvatore di Mazzarri nell’ultimo minuto, ma i fischi assordanti dei tifosi presenti al Maradona raccontano molto del momento delicato del Napoli. L’1-1 rimediato all’ultimo respiro ha regalato un punto e un’esplosione di gioia al gol, ma non ha dissolto la delusione per un’ennesima prestazione sottotono della squadra. La nona sconfitta in campionato è stata evitata, ma contro un Genoa ben organizzato, i partenopei hanno faticato a creare azioni pericolose, concedendo allo stesso tempo opportunità agli avversari in contropiede.
Il copione della partita e le tattiche in campo
Lo schema di gioco è rimasto pressoché invariato rispetto alle ultime partite casalinghe del Napoli, nonostante il ritorno al 4-3-3, camuffato in un 4-2-3-1 con Traoré a supporto delle punte. Il Genoa ha concesso il possesso palla agli azzurri nella propria metà campo, schierando Messias e Frendrup come mezz’ali per ribaltare rapidamente l’azione e sfruttare le ali. Martin ha creato occasioni interessanti da sinistra, mentre Kvaratskhelia ha alternato dribbling a cross prevedibili. All’inizio della ripresa, la partita si è animata: un’azione di Messias ha portato al gol di Frendrup, mettendo il Napoli in svantaggio. Le sostituzioni di Mazzarri sono diventate sempre più offensive, con l’ingresso di attaccanti come Ngonge.
Simeone ha ottenuto un voto basso, sfruttando poco e male il periodo senza Osimhen. Frendrup, invece, è stato premiato con un 7 per il suo impegno, culminato nel primo gol in campionato. Il Genoa è riuscito a rimanere imbattuto in entrambi gli scontri stagionali contro il Napoli in Serie A per la prima volta dal 2009/10.