Crollo cantiere Firenze: lutto cittadino per la tragedia
Quattro vittime, tre feriti e un disperso è il bilancio drammatico del crollo dei piloni principali della struttura in costruzione del nuovo centro commerciale Esselunga a Firenze, avvenuto venerdì mattina in via Mariti. Le ricerche continuano per trovare l’ultimo operaio disperso, mentre i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo senza vita di un quarto operaio, portando così il numero delle vittime a quattro. Le operazioni di ricerca e scavo coinvolgono un contingente di 50 vigili del fuoco, tra cui il gruppo Usar (Urban Search and Rescue).
Tra le vittime, si è identificato un italiano di 60 anni di nome Luigi Coclite, mentre gli altri operai deceduti sarebbero di origine nordafricana. I tre feriti sono tutti di nazionalità rumena. Il sindaco Dario Nardella ha proclamato il lutto cittadino a Firenze, con un momento di silenzio previsto in piazza della Signoria alle 15. La giornata del 16 febbraio resterà impressa nella memoria della città toscana come un tragico evento che ha scosso la comunità.
Legami con incidenti precedenti a Genova
L’azienda committente e la ditta appaltatrice responsabili del crollo nel cantiere di Firenze sono gli stessi coinvolti negli incidenti accaduti in un altro supermercato del gruppo Esselunga a Genova, nella zona di San Benigno, lo scorso 10 febbraio. In quell’occasione, tre operai erano rimasti feriti a causa del cedimento di una rampa del parcheggio. Le aziende coinvolte sono la Villata spa e Aep, entrambe legate al gruppo Esselunga. La prima è un’immobiliare partecipata al 100% dalla catena di supermercati, mentre la seconda è un’attività edilizia con sede a Pieve del Cairo, in provincia di Pavia.
I pubblici ministeri Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone hanno avviato un’indagine per accertare le responsabilità legate al crollo a Firenze. Le ipotesi di reato al momento riguardano l’omicidio colposo plurimo e il crollo colposo. Non ci sono ancora indagati, ma è probabile che presto verranno emessi i primi avvisi di garanzia. I pm intendono nominare consulenti per chiarire le cause dell’accaduto. Uno degli investigatori presenti sul luogo del cantiere ha dichiarato: ‘È spaventoso quello che è accaduto. Sicuramente non è stato un evento accidentale, non è possibile che una trave di quella portata possa spezzarsi in questo modo’.