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Tragedia nel crollo del supermercato a Firenze: indagini e ipotesi
L’indagine sulla strage degli operai nell’ex panificio militare destinato a diventare un supermercato Esselunga a Firenze parte da tre ipotesi. Il crollo della trave in cemento armato potrebbe essere stato provocato da un errore di progettazione, da uno nell’installazione o da un difetto di fabbrica. Indagano i pubblici ministeri Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone. I reati ipotizzati sono omicidio colposo plurimo e crollo colposo. E sulla dinamica dell’incidente c’è ancora molto da chiarire.
Secondo la prima ricostruzione al momento del crollo gli operai erano impegnati a sistemare la trave nella mensola. Si trovavano nel quarto piano della struttura. All’improvviso la trave ha ceduto, provocando così i crolli a cascata del pilone e dei solai degli altri piani. La trave è un prodotto industriale arrivato in cantiere già finito. Ci sarà un’analisi del materiale utilizzato e si effettuerà una comparazione con quelle già montate.
La tragedia di Luigi Coclite e le indagini in corso
La prima vittima accertata del cantiere è Luigi Coclite, 60 anni. Lascia due figli, di 18 e 22 anni, impegnati nello sport e nel volontariato. Era originario di Montorio al Vomano (Teramo) e aveva mantenuto legami con il paese dove vivono la madre Italia e i fratelli. Luigi Coclite aveva conosciuto la moglie livornese durante una gita nella costa toscana e si erano sposati nel 1999.
Sotto la lente degli inquirenti finirà anche la catena di appalti e subappalti. Sarà fondamentale capire se gli operai avevano un inquadramento professionale equiparato alle loro mansioni nel cantiere. Luca Vomero della Feneal Uil sottolinea: ‘Questo significa che non hanno avuto quella formazione specifica che serve per lavorare in un cantiere edile’. La società committente dei lavori è La Villata Spa, un’immobiliare di investimento controllata da Esselunga e con sede a Milano.
Dettagli sulla costruzione e gli attori coinvolti
L’edificio in cui si è verificato il crollo è quello di via Mariti a Firenze, nel quartiere di Novoli. Fino agli anni Settanta è stato un panificio militare. L’area destinata al supermercato è grande 10 mila metri quadrati. I comitati cittadini hanno chiesto la riduzione della volumetria, considerando anche la possibilità di costruire appartamenti. La costruzione del supermercato coinvolge diverse aziende in subappalto e numerosi titolari stranieri.
L’architetto Federico Gurrieri, dello studio Gurrieri Associati di Firenze, ha la direzione dei lavori. Il panel di architetti, ingegneri, tecnici e progettisti che segue l’opera riporta nomi qualificati, soprattutto provenienti dall’area fiorentina. La progettazione architettonica è dell’architetto Fabio Nonis di Milano. È essenziale analizzare attentamente la catena di appalti e subappalti per comprendere appieno le responsabilità e le cause di questa tragedia.