Il Profondo Impatto dei Santoni e dei Movimenti Pseudo-Religiosi sulla Società
Paolo Crepet, noto psichiatra, si è recentemente espresso sull’inquietante fenomeno che vede un crescente numero di individui cadere preda di santoni e guaritori improvvisati. In un mondo segnato dalla disperazione, Crepet sottolinea come ci sia chi approfitta di questa fragilità per proporre soluzioni prive di fondamento scientifico. Questo comportamento non solo mina la fiducia nella cura e nella scienza, ma mette a rischio la salute e il benessere dei più vulnerabili.
Attraverso la sua riflessione sul triplice delitto di Altavilla Milicia, Crepet mette in luce il pericolo insito nel diffondersi di movimenti pseudo-religiosi, spesso legati a individui che si autoproclamano guaritori o guide spirituali. Questi individui, pur non avendo alcun fondamento o competenza medica, riescono a esercitare un’influenza nefasta su coloro che si trovano in cerca di aiuto e speranza.
L’Importanza della Giustizia e della Responsabilità Individuale
Nel commentare la tragica vicenda, Crepet esprime un forte auspicio: che la giustizia non ammetta giustificazioni per atti così atroci, senza concedere sconti di pena. Questo riguarda non solo l’autore materiale del delitto, ma anche coloro che potrebbero aver indotto o manipolato altri a commettere atti violenti. L’esperto sottolinea come dietro episodi di questo genere possano celarsi motivazioni complesse, che vanno oltre il mero disturbo mentale e toccano il nucleo della violenza pura e incontrollata.
Crepet evidenzia la complessità del fanatismo, rilevando come, sebbene ognuno possa nutrire passioni intense, queste diventano pericolose quando si trasformano in strumenti di controllo e oppressione verso gli altri. Il confine tra fanatismo personale e azioni dannose è sottile, e la storia ci offre tristi esempi di come credenze distorte possano condurre a comportamenti estremi. Il delirio mistico, il messianismo, e altre patologie derivanti da credenze estreme rappresentano un pericolo tangibile per la società.