![Pescatori e agricoltori calabresi: la lotta per la sopravvivenza e la mobilitazione contro le difficoltà economiche 1 20240217 014505](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240217-014505.webp)
Pescatori e agricoltori calabresi in lotta per la sopravvivenza
La situazione dei pescatori e agricoltori calabresi si fa sempre più tesa, con il rischio imminente di povertà che incombe su queste categorie lavorative. I costi elevati e i ricavi bassi stanno mettendo in ginocchio intere comunità che faticano a sostenere le spese quotidiane. Un pescatore, intervenendo su LaC, ha dichiarato: ‘Ogni uscita in mare ci costa 1800 euro, ma poi i nostri prodotti restano invenduti a favore di quelli importati dall’estero, a basso costo.’
La mobilitazione dei pescatori: un grido di aiuto contro le restrizioni e i bassi ricavi
La mobilitazione dei pescatori della fascia tirrenica calabrese è iniziata da Cetraro, per poi estendersi verso sud fino a Vibo Marina. Nonostante le condizioni favorevoli del mare, quasi un centinaio di armatori e dipendenti hanno protestato contro le difficoltà del settore. Un armatore ha sottolineato: ‘La singola uscita, tra carburante ed esche, ci costa 1800 euro. Poi il pescato resta invenduto, a vantaggio di prodotti a basso costo importati dall’estero.’
La situazione economica precaria dei pescatori e degli agricoltori calabresi ha portato alla decisione di molti pescherecci di rimanere in porto come segno di solidarietà e protesta. Questa battaglia comune, che coinvolge anche la fascia ionica, è un tentativo di sensibilizzare la politica e le istituzioni sui problemi reali che queste categorie stanno affrontando. L’agricoltura e la pesca, due settori complementari, sono fondamentali per la tutela delle identità, delle tradizioni e della cultura della Calabria, e meritano maggiore attenzione e supporto.