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Pescatori in Protesta: Le Rivendicazioni e le Sfide del Settore
Imperia, Liguria – Dopo lo stop di un giorno nei bacini portuali dell’imperiese a sostegno dei colleghi agricoltori in protesta a Roma, i pescatori della provincia non accennano a placare il proprio malcontento. Con un totale di 350 pescatori residenti tra Ventimiglia, Sanremo e Imperia, il disagio e la rabbia rimangono saldamente radicati, con l’Unione Europea nel mirino come principale bersaglio delle critiche.
Le Critiche dell’Unione Europea e la Situazione Attuale
Nel comunicato rilasciato da Legacoop, si legge chiaramente la preoccupazione per gli strumenti normativi introdotti dall’Unione Europea, considerati potenziali minacce per la sopravvivenza delle imprese ittiche. L’attenzione è stata posta sul mancato affronto delle conseguenze di tali disposizioni sulle flotte, non solo italiane ma europee in generale. La diminuzione del valore degli sbarchi del 20% dal 2012 ad oggi e il progressivo ridimensionamento della flotta nazionale sono solo la punta dell’iceberg di una crisi che si protrae da anni.
Con una flotta composta da circa 11.807 imbarcazioni nel 2022, l’Italia si trova a fronteggiare un problema di mancanza di ricambio generazionale aggravato dall’incertezza normativa e dalle rigide regolamentazioni nazionali e comunitarie. L’età media delle imbarcazioni, pari a 31 anni, sottolinea ulteriormente la necessità di interventi mirati per garantire un futuro al settore della pesca.
Le Rivendicazioni dei Pescatori e le Necessità del Settore
I pescatori, pronti ad estendere le proteste fino al porto di Genova, pongono diverse richieste per fronteggiare la crisi in atto. Tra le principali rivendicazioni figurano la promozione di investimenti sulla flotta attraverso l’ammodernamento e la sostituzione dei motori, politiche mirate al ricambio generazionale e al riconoscimento del lavoro usurante svolto dai pescatori.
Inoltre, si richiede una revisione completa del sistema di controlli, ritenuto ormai inadeguato, e l’implementazione di misure volte a garantire la sostenibilità economica del settore, come la riforma della tassazione dei prodotti energetici per evitare aumenti insostenibili dei costi del carburante. L’attesa approvazione di piani di gestione per la pesca locale, in particolare per il novellame e il rossetto in Liguria, rappresenta un ulteriore punto critico su cui i pescatori esercitano pressione per ottenere risposte concrete dalle istituzioni.
La situazione attuale evidenzia un quadro complesso e problematico per il settore ittico italiano e europeo, con le richieste dei pescatori a rappresentare un grido di allarme per la necessità di interventi immediati e mirati a garantire la sostenibilità e la prosperità di una delle attività storiche più importanti delle nostre coste.