La Strage di Cutro: Testimonianze drammatiche dei pescatori
Strage di Cutro, un evento che ha scosso l’Italia e il mondo intero. Nei video girati dai coraggiosi pescatori locali emergono i momenti più drammatici del naufragio avvenuto il 26 febbraio. Le immagini mostrano i cadaveri che giungono sulla spiaggia, mentre le voci ansiose e disperate dei soccorritori si fanno eco lungo la costa. “Tutto ok? Stai bene? Una ragazza è morta, una ragazza è morta. Vai a portare l’acqua,” sono le parole strazianti udite dai pescatori mentre si affrettano a prestare soccorso alle vittime della tragedia di Cutro.
Il “Summer love”, caicco proveniente dalla Turchia, si è schiantato contro una secca a soli un chilometro dalla costa calabrese, provocando la morte di ben 94 migranti. Mentre la Procura di Crotone porta avanti le indagini sulle presunte anomalie nella catena dei soccorsi, gli scafisti responsabili sono sotto processo. Durante l’udienza, i pescatori che si sono prodigati nel soccorrere i naufraghi hanno testimoniato: “Quando ho chiamato la Guardia costiera per segnalare la presenza di una barca in pericolo,” racconta Ivan Paone, uno dei coraggiosi pescatori, “mi è stato comunicato che erano già a conoscenza dell’imbarcazione naufragata, ma al momento del mio avviso non c’erano ancora soccorsi in arrivo.”
Le testimonianze cruciali dei pescatori
Nei momenti critici precedenti all’arrivo dei soccorsi ufficiali, Paone ha catturato su video la cruda realtà dell’emergenza: “Le persone ferite, le grida di aiuto, i detriti e le sfide affrontate,” queste sono le scene catturate nel cellulare del pescatore. I video, acquisiti dalla Procura un anno fa e depositati come prova nel processo a Crotone, mostrano sia i superstiti delle acque agitate che le vittime portate dalle onde sulla spiaggia. La tragedia di Cutro rappresenta un triste capitolo dell’immigrazione clandestina che continua a mietere vite umane nel Mediterraneo, spingendo all’azione le autorità competenti per prevenire simili disastri in futuro.