Ancora in rianimazione la donna ferita dal nipote a Riva Trigoso
Ancora in rianimazione all’ospedale San Martino di Genova la donna di 57 anni, vittima di un’aggressione da parte del nipote a Riva Trigoso, le sue condizioni cliniche rimangono gravi e stazionarie. Dopo un delicato intervento chirurgico eseguito dal team dei vascolari guidato dal professor Giovanni Pratesi a causa di una lesione alla carotide, la donna è attualmente ricoverata in rianimazione al Monoblocco dell’ospedale. Ulteriori esami saranno effettuati per valutare l’evoluzione della sua situazione, mentre la prognosi resta al momento riservata.
Il nipote in carcere e le indagini in corso
Sul fronte delle indagini, il nipote responsabile dell’aggressione si trova attualmente detenuto nel carcere di Marassi. È previsto che domani incontri il Giudice per le Indagini Preliminari, Alberto Lippini, per la convalida della custodia in carcere. Il giovane affronta l’accusa di tentato omicidio, un reato grave che potrebbe comportare pesanti conseguenze legali. In tale occasione, verrà difeso d’ufficio dall’avvocato Giacomo Gardella di Rapallo, che si occuperà di tutelare gli interessi del suo assistito nel corso del procedimento giudiziario.
La tragedia sconvolge la comunità di Riva Trigoso
La vicenda ha gettato nello sgomento la piccola comunità di Riva Trigoso, dove sia la madre che la zia dell’aggressore sono figure ben conosciute. Le famiglie coinvolte hanno alle spalle una serie di vicissitudini familiari, tra cui un tragico evento avvenuto nel lontano 1995. In quell’anno, una terza sorella delle due donne fu uccisa dal padre, che a sua volta, anni dopo, decise di togliersi la vita a causa del profondo rimorso per quanto accaduto. La storia di questa famiglia è segnata da tragedie e drammi che continuano a ripercuotersi nel tempo, generando sconcerto e dolore tra coloro che abitano nella zona di Riva Trigoso.