Il Maradona e la Corsa agli Europei 2032
Il destino del mitico stadio Maradona di Napoli come sede degli Europei di calcio del 2032 è in bilico. Nonostante le recenti ristrutturazioni che lo hanno reso funzionale e accogliente per decine di migliaia di spettatori, l’Uefa sembra non considerarlo all’altezza dei suoi standard. Questa situazione mette a rischio la partecipazione di Napoli all’importante competizione calcistica europea.
Le Criticità e le Possibili Soluzioni
Il ministro dello Sport, Abodi, e il presidente del Coni, Malagò, hanno evidenziato le criticità che potrebbero escludere il Maradona dalla lista delle sedi degli Europei del 2032. Abodi sottolinea la necessità di trovare una soluzione rapida, considerando la scadenza imminente del 2026 per la selezione dei cinque stadi ospitanti. Una norma che prevede l’assegnazione del diritto di superficie a un promotore potrebbe essere la chiave per risolvere la questione.
Malagò, dal canto suo, enfatizza l’importanza di agire concretamente per garantire la presenza di Napoli in un evento di così grande rilevanza. Secondo lui, Napoli, con la sua storia, la sua squadra di calcio e la sua popolazione, non può essere esclusa da un campionato europeo. La pressione è alta, e l’urgenza della situazione richiede azioni immediate per non rischiare di perdere un’opportunità così significativa.
La questione riguardante il Maradona e gli Europei del 2032 è cruciale non solo per Napoli ma anche per l’intero Sud Italia. La decisione che verrà presa avrà un impatto non trascurabile sull’intera regione. È necessario agire con determinazione e tempestività per trovare una soluzione che soddisfi tutti e che permetta a Napoli di partecipare a una competizione di così grande prestigio e visibilità.