Proteste agricoltori a Roma: manifestazioni e richieste di cambiamento
Proteste degli agricoltori tornano a farsi sentire a Roma con due manifestazioni significative. Da un lato, il ‘Cra agricoltori traditi’ si raduna al Circo Massimo, mentre dall’altro, Altragricoltura e Popolo Produttivo si riuniscono in piazza del Campidoglio. La presenza di due trattori di fronte al Colosseo simboleggia il malcontento diffuso e la volontà di manifestare in modo tangibile. A via Nomentana, rimangono quasi duecento mezzi del neonato Maf (Movimenti agricoli federati), i quali esprimono la delusione per ciò che viene considerato un impegno insufficiente da parte del ministero dell’Agricoltura nel promuovere un tavolo di confronto tecnico.
Il via libera sul taglio dell’Irpef e la reazione degli agricoltori
La protesta degli agricoltori prosegue dopo l’approvazione notturna del taglio dell’Irpef di categoria per due anni. A Roma, la città accoglie due manifestazioni centrali che testimoniano il crescente malcontento all’interno della categoria. In un’intervista rilasciata a La Stampa, il ministro per l’Agricoltura Francesco Lollobrigida afferma: ‘Abbiamo fatto tutto il possibile per la categoria’. Tuttavia, le parole del ministro non sembrano placare le tensioni, poiché i manifestanti continuano a esprimere la necessità di un reale cambiamento e un maggiore supporto da parte delle istituzioni.
Unione e richiesta di riforme: la voce degli agricoltori
‘Non chiediamo le dimissioni del governo, ma la responsabilità da parte di governo e parlamento.’ Queste sono le parole del presidente di Altragricoltura, Gianni Fabbris, che sottolinea l’importanza di assumersi le responsabilità per affrontare le sfide attuali. Insieme a Popolo Produttivo, Fabbris dichiara: ‘Non ci servono contentini, ci servono riforme, ridare dignità agli agricoltori, agli artigiani, ai pescatori, alle città e alle comunità’. La richiesta è chiara: un dialogo costruttivo e misure concrete per affrontare le problematiche e rilanciare il settore agricolo in Italia.