La trasformazione digitale dei Comuni italiani attraverso i software gestionali
La digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione italiana sta guadagnando terreno grazie all’impulso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Un settore chiave di questa trasformazione è rappresentato dai software gestionali, strumenti fondamentali per ottimizzare i processi degli enti locali e migliorare i servizi erogati a cittadini e imprese. Secondo Marina Natalucci, Responsabile della ricerca sul software gestionale del Politecnico di Milano, l’attuale contesto è critico per le Pubbliche Amministrazioni locali, dove la presenza di strumenti software è diffusa, ma spesso mirata solo al rispetto degli obblighi normativi anziché a una reale visione strategica sulla digitalizzazione.
La sfida della formazione e delle competenze tecniche
A fronteggiare la carenza di competenze tecniche interne, l’85% dei Comuni si affida ai fornitori di software, sottolinea Pierfrancesco Angeleri, presidente di AssoSoftware. Se da un lato le aziende italiane del settore detengono le competenze necessarie per supportare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, dall’altro emerge la necessità di formare adeguatamente gli utilizzatori. Secondo Angeleri, “Le persone vanno guidate nel cambiamento, formate all’utilizzo delle soluzioni nel proprio quotidiano e rese consapevoli dei benefici ottenibili da nuove modalità di gestire le proprie attività”. Questo sottolinea l’importanza della formazione come leva per favorire una reale trasformazione dei processi lavorativi.
Il livello di maturità nell’utilizzo dei software gestionali non dipende solo dall’adozione degli stessi, ma anche dalla capacità di integrarli e utilizzarli efficacemente per supportare processi interconnessi e di qualità. L’analisi condotta evidenzia tre categorie di Comuni: un terzo è ancora in una fase iniziale, con processi parzialmente digitalizzati e scarsa consapevolezza dell’importanza del cambiamento organizzativo; il 28% è impegnato nella piena adozione dei software gestionali e nella trasformazione dei processi, spinti anche dai fondi Pnrr; infine, un altro 36% si trova già in una fase avanzata di utilizzo delle soluzioni.
I benefici derivanti dall’adozione dei software gestionali
Nonostante i differenti livelli di maturità, tutti i Comuni riconoscono i numerosi benefici derivanti dall’utilizzo dei software gestionali. Tra i principali vantaggi citati vi è una maggiore visibilità e tracciabilità dei processi, l’aumento della qualità e dell’efficienza operativa, la riduzione degli errori con impatti diretti sulla tempestività delle risposte ai cittadini, l’aggiornamento in tempo reale dei dati, il supporto a nuove modalità di lavoro e l’unicità delle informazioni per supportare le decisioni. Questi strumenti sono essenziali per una Pubblica Amministrazione agile ed efficiente, in grado di offrire servizi all’avanguardia e valorizzare il proprio capitale umano.
“L’introduzione di un software gestionale è solo il primo passo per una trasformazione più ampia delle modalità di lavoro, finalizzata a adattarle alle migliori pratiche del settore”, conclude Piermassimo Colombo, vicepresidente di AssoSoftware. Questo approccio integrato è fondamentale per incrementare la produttività, migliorare la qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese e contribuire a un sistema pubblico più efficiente ed efficace.