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M5s abbandona i lavori notturni in polemica con il Pd e la Lega
La notte a Montecitorio si è trasformata in un teatro di tensioni e defezioni. Il Movimento 5 Stelle ha deciso di abbandonare i lavori delle commissioni congiunte Bilancio e Affari costituzionali della Camera, in seguito alle discussioni sul decreto Milleproroghe. Alfonso Colucci ha dichiarato con fermezza: “Non saremo complici” e ha guidato i parlamentari fuori dall’aula, lamentandosi per il mancato approvamento dei loro emendamenti cruciali. La decisione è stata presa in seguito alla percezione di accordi oscuri tra le altre opposizioni, con il Partito Democratico che ha accettato compromessi al ribasso, suscitando la delusione del M5s. La situazione si è fatta ancora più tesa a causa della votazione sulle mozioni su Gaza, che ha evidenziato divisioni e alleanze inattese.
Le tensioni si estendono alla maggioranza per le “sanzioni no-vax”
La notte burrascosa a Montecitorio ha coinvolto anche la maggioranza. Le commissioni sono state scosse dalla proposta di proroga delle “sanzioni no-vax” presentata dalla Lega, suscitando polemiche e richieste di votazioni particolari. Il Movimento 5 Stelle ha accusato i leghisti di minacce e comportamenti inappropriati durante le discussioni, evidenziando un clima infuocato. Le tensioni hanno toccato il loro apice con l’incidente tra Leonardo Donno (M5s) ed Edoardo Ziello (Lega), segnalando un deterioramento dei rapporti già tesi. Anche all’interno della maggioranza, la stanchezza e la confusione hanno fatto breccia, con Maria Cecilia Guerra del Pd che ha espresso la difficoltà nel comprendere le decisioni prese a notte fonda, sottolineando l’urgente necessità di concludere i lavori in corso.
Il clima infuocato e le defezioni significative durante le sedute notturne a Montecitorio mostrano l’intensa pressione e le dissonanze politiche che permeano il panorama parlamentare attuale. Le scelte nette e decise del Movimento 5 Stelle, insieme alle tensioni interne alla maggioranza, gettano luce sulla complessità e sulle contraddizioni che caratterizzano il dibattito politico in Italia. La notte turbolenta di confronti e scontri verbali rappresenta un capitolo significativo nella narrazione politica del Paese, evidenziando le sfide e le fratture che influenzano il processo decisionale e il clima parlamentare. La vicenda delle defezioni e delle accuse reciproche tra le diverse forze politiche testimonia la delicatezza e la complessità degli equilibri interni al governo e all’opposizione, rivelando un quadro politico in continua evoluzione e tensione.