La carenza di docenti di sostegno: un paradosso da risolvere
Docenti di sostegno, nonostante i tanti i candidati resteranno vuote oltre 11 mila cattedre: il paradosso del concorso. Il concorso per docenti di sostegno del 2024, sebbene attiri numerosi candidati, non riuscirà a colmare adeguatamente il fabbisogno di personale. Secondo stime riportate da Tuttoscuola, si prevede che solo circa il 24% dei più di 14.600 posti disponibili verranno coperti. Il problema non risiede nella mancanza di aspiranti insegnanti, bensì nell’incrocio disallineato tra domanda e offerta a livello regionale. Al Nord, si registra un eccesso di cattedre disponibili rispetto ai candidati, mentre al Sud avviene l’opposto: un eccesso di candidati rispetto alle posizioni offerte.
La questione degli ex tirocini formativi attivi
Gli ex tirocini formativi attivi: un nodo da sciogliere per l’equilibrio territoriale. Un’altra problematica emersa riguarda gli ex tirocini formativi attivi, fondamentali per la specializzazione nel sostegno. Tali tirocini, concentrati principalmente al Sud nonostante la maggior parte delle carenze si verifichi al Nord, contribuiscono ad aumentare la precarietà nel Mezzogiorno. Questo fenomeno alimenta un circolo vizioso in cui i docenti si specializzano al Sud per poi trasferirsi al Nord alla ricerca di maggiore stabilità, lasciando spesso vacanti le posizioni nel Sud, che vengono riempite nuovamente da precari. Il concorso in corso non sembra offrire una soluzione a questo problema strutturale.
Disparità tra posti e candidati: un quadro preoccupante
Posti e candidati: una disparità che mina l’equilibrio regionale. Analizzando i dati, emerge una situazione critica nelle due macroaree del Paese. Nel nord, nonostante siano disponibili più di 12.600 posti, i candidati sono solamente 1.756, lasciando previsioni di oltre 11.000 posti vacanti, corrispondenti all’87% delle posizioni offerte. Al contrario, al Sud, i posti a concorso sono soltanto 632, mentre i candidati sfiorano quota 23.000, con il 97% di essi destinati a rimanere senza un impiego stabile. Questa disparità evidenzia la necessità di interventi mirati per equilibrare la distribuzione dei docenti sul territorio nazionale.“Manca una visione politica” – Ernesto Ciriaci, presidente del Movimento insegnanti di sostegno specializzati, sottolinea la mancanza di una visione politica sulla questione. Ciriaci evidenzia come i dati evidenzino una discrepanza significativa tra i pochi posti disponibili per i concorsi nel Sud e il numero elevato di posti di formazione per la specializzazione nella stessa area. Questo scollamento tra posti a concorso e necessità effettive di sostegno educativo, afferma Ciriaci, denota una carenza di interesse nel garantire una continuità didattica e un reale supporto agli studenti con disabilità.