![Ostaggi israeliani liberati: la dura scelta della strategia militare 1 20240214 061226](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240214-061226.webp)
Ostaggi israeliani liberati: la dura scelta della strategia militare
Terroristi palestinesi prendono oltre un centinaio di ostaggi nella cittadina di Maalot lanciando un ricatto al governo israeliano. Golda Meir e Moshe Dayan si trovano sotto pressione, simili alla situazione attuale di Bibi Netanyahu, e devono decidere come reagire. La linea dura viene scelta: i soldati vanno all’assalto, ma la battaglia si conclude con la morte di 31 israeliani. Questo evento porta alla creazione della Yamam, un’unità speciale per situazioni d’emergenza.
L’operazione a Rafah vede elementi della Yamam liberare due ostaggi, ma a costo di molte vittime civili a causa dei bombardamenti usati come diversivo. Le missioni di questo tipo sono ad alto rischio, con una elevata possibilità di fallimento e gravi conseguenze. La Striscia di Gaza, sovrappopolata e con civili usati come scudi, complica ulteriormente la situazione.
Entebbe e le operazioni rischiose a migliaia di chilometri di distanza
L’azione a Entebbe in Uganda nel 1976 vede la morte di quattro passeggeri dell’aereo Air France e di Jonathan Netanyahu. La sorpresa, l’organizzazione e l’appoggio logistico sono cruciali per superare gli imprevisti. Questa tattica viene successivamente adottata con successo da unità come il GSG9 tedesco e il SAS britannico. I conflitti persistono, come dimostra l’operazione a Mogadiscio del ’77, e i pericoli operativi sono sempre presenti, anche quando si rifiuta la trattativa.
La ragion di stato spesso porta a mosse con esiti disastrosi. I massacri a Mosca e Beslan, con ostaggi uccisi dai russi e dai militanti ceceni, sono esempi drammatici. Anche gli eventi in Nigeria e Yemen mostrano come la fermezza possa scontrarsi con la necessità di trattare. Le strategie binarie adottate da Gerusalemme dopo l’invasione di Gaza dimostrano la complessità di gestire situazioni di ostaggi, con scelte difficili tra trattative e azioni militari. La liberazione degli ostaggi israelo-argentini, se da un lato è un successo, ha comportato un prezzo altissimo.