Violenti scontri a Napoli in seguito alla protesta pro-Palestina
Scontri e tensioni hanno scosso Napoli in seguito a una manifestazione a sostegno della Palestina, culminata in episodi di violenza e scontro con le forze dell’ordine. Le opposizioni hanno prontamente reagito, chiedendo chiarimenti e responsabilità per quanto accaduto. Secondo le testimonianze, i manifestanti volevano semplicemente esporre uno striscione davanti alla sede della Rai, ma si sono ritrovati vittime di aggressioni.
Richiesta di trasparenza e risposte dal governo
Le opposizioni hanno sollevato dubbi sulle dinamiche degli scontri, chiedendo al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di rendere conto dell’accaduto in Parlamento. “Piantedosi riferisca in aula – hanno dichiarato – il ministro deve spiegare e assumersi la responsabilità di quanto avvenuto a Napoli”. Le richieste si concentrano sulle modalità con cui le forze dell’ordine hanno gestito la situazione e sulle violenze perpetrate ai danni dei manifestanti.
Il bilancio della protesta pro-Palestina
Secondo i partecipanti alla manifestazione, la richiesta di giustizia per il popolo palestinese si è trasformata in un’esperienza traumatica. “Il bilancio per chi ha chiesto giustizia per il popolo palestinese, la fine dell’occupazione israeliana, il cessate il fuoco, lo stop al genocidio e ai crimini di guerra dei sionisti israeliani, è di molte manganellate, con teste aperte e molto sangue”, hanno affermato. La protesta, nata con intenti pacifici, si è trasformata in un violento scontro con la polizia, lasciando feriti e segni di tensione nella città partenopea.