Docenti di sostegno: il paradosso del concorso
Docenti di sostegno – nonostante i tanti candidati, resteranno vuote oltre 11 mila cattedre: è il paradosso del concorso. Secondo le stime di Tuttoscuola, su 14.627 posti di sostegno banditi dal ministero, solo circa il 24% sarà coperto, con soltanto 3.466 posti occupati. Questa carenza non dipende dalla mancanza di candidati, ma da un problema nell’incrocio tra domanda e offerta nelle singole Regioni.
Disallineamento Nord-Sud – Nel Nord, si registrano troppe cattedre a concorso e pochi candidati, mentre al Sud accade il contrario: i candidati sono 36 volte più numerosi dei posti disponibili. Questo disallineamento crea squilibri territoriali evidenti, con il Nord che soffre di posti vacanti nonostante la presenza di candidati idonei. Al contrario, nel Sud l’abbondanza di aspiranti docenti non si traduce in opportunità di lavoro stabile.
Gli ex tirocini formativi attivi e il precariato
Esperienza degli ex tirocini – Un’analisi approfondita coinvolge gli ex tirocini formativi attivi, fondamentali per la specializzazione nel sostegno. Tuttavia, l’assegnazione di tali corsi, concentrati per più del 50% al Sud, non rispecchia la reale necessità. Il 70% delle carenze di docenti di sostegno riguarda il Nord, creando un circolo vizioso di precariato che coinvolge entrambe le aree geografiche.
Impatto sul territorio – La situazione accentua la precarietà nel Meridione, con un costante flusso di docenti che si specializzano al Sud per poi trasferirsi al Nord in cerca di stabilità lavorativa. Questa discrepanza tra formazione e posti disponibili contribuisce a perpetuare un vuoto nel sistema educativo, che viene temporaneamente colmato da insegnanti precari. Il concorso del 2024, pur auspicato dal ministro Valditara, non sembra essere in grado di risolvere questa situazione critica.
Prospettive e critiche
Sfide nelle Regioni – Nel dettaglio, al Nord sono banditi 12.649 posti, ma solo 1.756 candidati si sono presentati. Anche in caso di superamento del concorso, rimarranno 11 mila posti vacanti, corrispondenti all’87% delle posizioni disponibili. Nel Mezzogiorno, la situazione è opposta: con soli 632 posti a concorso e 23.150 candidati, il 97% rimarrà senza impiego fisso.
Manca una visione politica – Ernesto Ciriaci, presidente del Movimento Insegnanti di Sostegno Specializzati, critica la mancanza di una visione politica chiara: “Manca il reale interesse a dare ai nostri ragazzi disabili continuità didattica”. Le discrepanze tra posti disponibili per il concorso e quelli per la formazione nel Sud evidenziano la necessità di interventi mirati e di una strategia educativa più coerente su scala nazionale.