Garantire insegnanti specializzati per alunni disabili: la proposta innovativa di Uil Scuola
Uil Scuola ha presentato una proposta innovativa per garantire che gli alunni con disabilità abbiano accesso a insegnanti specializzati. Secondo il sindacato, gli Uffici scolastici provinciali dovrebbero adottare soluzioni efficaci per assicurare la copertura dei posti disponibili. Giuseppe D’Aprile, rappresentante del sindacato, sottolinea la necessità di evitare di passare alla seconda fascia o alle graduatorie incrociate senza esplorare altre opzioni.
Le possibili soluzioni proposte da Uil Scuola
Tra le soluzioni proposte da Uil Scuola per affrontare questa sfida, vi è la creazione di graduatorie nazionali per gli insegnanti di sostegno. Questo consentirebbe agli insegnanti specializzati di indicare le proprie preferenze a livello nazionale, riducendo così le distanze tra le esigenze reali delle scuole e la disponibilità di personale qualificato. Inoltre, si potrebbe permettere agli insegnanti specializzati di presentare domanda per posti di sostegno in gradi di scuola diversi da quelli in cui sono specializzati qualora non vi siano insegnanti disponibili.
Uil Scuola propone anche l’adozione di una “mini-call veloce” per assegnare in modo obiettivo e trasparente gli incarichi a tempo determinato per i posti residui di sostegno. Questo approccio, già utilizzato per i contratti a tempo determinato finalizzati al ruolo, potrebbe garantire una maggiore efficienza nel processo di selezione degli insegnanti specializzati.
Disparità regionali e necessità di riequilibrio
Secondo quanto evidenziato da Uil Scuola, esistono disparità significative tra l’offerta di corsi universitari e la reale necessità di insegnanti specializzati sul sostegno. In regioni come la Lombardia e il Piemonte, si registra una carenza di posti di sostegno rispetto ai posti offerti dalle università. La situazione si inverte al Sud, con esempi come la Sicilia e il Lazio, dove i posti disponibili sono inferiori ai corsi universitari attivati.
Il sindacato sottolinea l’importanza di riequilibrare l’offerta formativa universitaria con le esigenze effettive delle scuole per garantire un adeguato supporto agli alunni con disabilità. Questa iniziativa potrebbe contribuire a colmare il divario esistente tra la richiesta di insegnanti specializzati e la disponibilità reale di personale qualificato, migliorando così la qualità dell’istruzione per gli studenti che necessitano di supporto aggiuntivo.