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Papa Francesco canonizza Mama Antula: un messaggio di inclusione sociale
Papa Francesco ha accusato la presenza di troppi sofferenti sui marciapiedi delle città durante la cerimonia di canonizzazione di Mama Antula a San Pietro. La figura della prima santa argentina è stata celebrata in presenza del presidente Javier Milei, il quale ha cercato di ristabilire un rapporto con il pontefice dopo una campagna elettorale controversa. Le parole del Papa hanno toccato temi attuali, sottolineando come le società contemporanee continuino a emarginare i più fragili, definendoli i “nuovi lebbrosi”.
Le parole di Papa Francesco e il richiamo all’inclusione
Nel corso dell’omelia per la canonizzazione, Papa Francesco ha evidenziato la figura di Mama Antula, sottolineando il suo impegno verso gli indios e i più bisognosi nel XVIII secolo. Le sue parole sembrano essere un richiamo diretto a Milei, evidenziando le politiche di tagli al welfare che stanno causando ulteriori disuguaglianze sociali. Il Papa ha denunciato la presenza di paure, pregiudizi e falsa religiosità come cause di ingiustizia e ha invitato alla cura degli emarginati, definendoli le “lebbre dell’anima”.
La visita di Javier Milei a Roma: un tentativo di riconciliazione con Papa Francesco
Javier Milei, chiamato anche il Trump dell’America Latina, ha compiuto una visita a Roma con l’intento di ricucire i rapporti con Papa Francesco e ottenere il suo supporto. La presenza del presidente argentino, protagonista di una riforma economica controversa nel Paese sudamericano, ha attirato l’attenzione mediatica. Milei ha cercato di dimostrare apertura verso il pontefice, garantendo la tutela delle fasce sociali vulnerabili nonostante le misure drastiche adottate per stabilizzare l’economia argentina.
Il momento chiave dell’incontro con Papa Francesco e le prospettive future
Durante la sua permanenza a Roma, Javier Milei si è concesso una sosta al Colosseo e ha reso omaggio a opere d’arte come il Mosè di Michelangelo. Tuttavia, l’evento principale del suo viaggio resta l’incontro con Papa Francesco, in cui cercherà di ottenere un’impegno per una visita in Argentina entro la fine dell’anno. Il rapporto tra Milei e il pontefice si configura come un’opportunità per definire una collaborazione complessa, soprattutto in un contesto di tensioni sociali e scontri politici nel Paese sudamericano. Milei, nonostante le critiche, si mostra determinato nel perseguire la sua agenda economica, mentre si prospettano possibili cambiamenti nel governo argentino.
Javier Milei è accompagnato in questa delicata fase da un rabbino amico, Axel Wahnish, che sarà presto ambasciatore in Israele. Il presidente argentino ha espresso solidarietà al popolo israeliano durante una tappa precedente a Gerusalemme, annunciando il trasferimento dell’ambasciata argentina nella città in un gesto simbolico che ricorda le scelte di leader internazionali come Trump. La sua presenza in Europa e i passi intrapresi a livello diplomatico delineano un quadro complesso e in evoluzione per il futuro politico ed economico dell’Argentina.