Femminicidio Matteuzzi: Giustizia per Alessandra
Stefania Matteuzzi, la sorella di Alessandra, non trova pace nemmeno dopo la sentenza che ha condannato all’ergastolo il suo assassino Giovanni Padovani. Le lacrime e il dolore traspare nelle sue parole: “Alessandra non c’è più, mia sorella non c’è più, come faccio adesso?” Stefania era al telefono con la sorella nel momento del delitto, ha ascoltato le sue grida di aiuto, ma non riesce a gioire per la sentenza. La sofferenza è troppo forte, un dolore che nessuna condanna può lenire.
La ricerca di Giustizia
L’avvocata Rinaldi riflette sul verdetto e sul dolore provocato da Padovani: “La vera giustizia sarebbe che Alessandra fosse qui con noi, lei non c’è, è in un’urna cineraria e il responsabile è Giovanni Padovani.” Stefania Matteuzzi, pur provata, mantiene la dignità e dichiara: “Ho sempre affrontato questo processo con rispetto, e fino alla fine voglio mantenere i valori che mi hanno insegnato e che aveva anche mia sorella.”
Stefania Matteuzzi esprime la sua convinzione riguardo alla sentenza: “Ho sempre detto che si meritava l’ergastolo. È sicuramente una decisione pesante, vuol dire che sono successe cose gravissime. Ma le cose gravissime sono successe a mia sorella.” Lei porta con sé le foto e gli oggetti personali di Alessandra, testimoniando l’amore e il ricordo intenso per la sorella. La giustizia, seppur dolorosa, porta un barlume di speranza per Stefania e coloro che hanno amato Alessandra.
Una Sentenza Attesa
L’avvocato Petroncini commenta la sentenza: “Sono state accolte tutte le aggravanti contestate, abbiamo sempre creduto che potesse finire così.” L’ergastolo può portare una forma di giustizia, ma resta una tragedia irrimediabile. Le amiche di Alessandra, presenti in aula, hanno assistito all’escalation di controllo e persecuzioni subite dalla vittima. La sentenza rappresenta un momento di chiusura e di pace per coloro che hanno amato Alessandra e hanno lottato per giustizia.
Daniela Sanzani, migliore amica di Alessandra, esprime il suo sollievo per il verdetto: “Per avere giustizia solo l’ergastolo poteva bastare, ma fino a quando non l’ho sentito pronunciare non ci credevo.” Ora, finalmente, Alessandra può riposare in pace e coloro che l’hanno amata possono trovare una forma di risoluzione in questa sentenza. Il ricordo di Alessandra, di una persona meravigliosa con un cuore enorme, rimarrà vivo nonostante la tragedia che ha segnato la sua vita.