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Albergo in Val di Fassa Respinto non Vedente con Cane Guida
Val di Fassa, un pittoresco luogo di montagna nel cuore del Trentino, è stata teatro di una controversia recente che ha sollevato polemiche e indignazione. Un albergo a Moena ha rifiutato l’accesso a una donna non vedente accompagnata dal suo cane guida. La motivazione fornita è stata categorica: ‘Purtroppo il nostro regolamento non ammette animali di alcun genere in struttura.’ Questo rifiuto ha scatenato le proteste della donna, la quale ha giustamente richiamato l’attenzione sulla legge che le garantisce il diritto di essere accompagnata dal suo fedele compagno.
La Battaglia per i Diritti e le Normative
Nonostante le leggi che tutelano le persone con disabilità e i loro cani guida, l’albergo sembrava irremovibile nella sua decisione discriminatoria. Le proteste della donna sono state vanificate finché un’associazione come ‘Vorreiprendereiltreno‘ non è intervenuta a suo supporto. Questo episodio solleva interrogativi sull’effettiva inclusività e rispetto dei diritti fondamentali delle persone con disabilità. La donna, costretta a guardare altrove per le sue vacanze, ha condiviso la sua delusione sottolineando come l’intervento di un’organizzazione sia stato necessario per far valere i suoi diritti.
Scuse e Retrattazioni dall’Associazione degli Albergatori
Dall’altro lato, l’Associazione degli Albergatori Trentini (Asat) ha emesso delle scuse ufficiali riguardo all’accaduto. Il presidente Gianni Battaiola ha ammesso l’errore della struttura e ha sottolineato che il direttore non era a conoscenza delle normative specifiche. Una volta informato in merito, la struttura ha rapidamente rettificato la sua posizione e contattato la donna per consentirle di procedere con la prenotazione. L’Asat si è dimostrata aperta al dialogo e ha chiarito che si è trattato di un caso isolato, sottolineando l’inclusività e l’importanza di mantenere alta l’attenzione su tali questioni nel territorio trentino.
In un mondo in cui l’accessibilità e il rispetto dei diritti dovrebbero essere garantiti senza riserve, episodi come questo mettono in luce la necessità di una maggiore sensibilizzazione e rispetto delle normative esistenti. La vicenda in Val di Fassa ha evidenziato come, nonostante le leggi a tutela delle persone con disabilità, siano ancora presenti ostacoli e discriminazioni da superare. La solidarietà e l’intervento da parte di organizzazioni come ‘Vorreiprendereiltreno‘ sono cruciali per far fronte a situazioni ingiuste e per promuovere una cultura dell’accoglienza e dell’inclusione che non ammetta deroghe. La speranza è che episodi come questo possano sensibilizzare e educare, affinché tutti possano godere appieno dei propri diritti e libertà, senza distinzioni né discriminazioni.