Il Pacifismo di Ghali a Sanremo: Polemiche e Reazioni Politiche
Nel cuore del Festival di Sanremo, Ghali, il rapper milanese di origini tunisine, ha scatenato una tempesta di polemiche con la sua esibizione sul palco dell’Ariston. Terminata la performance, il cantante ha intrattenuto un finto dialogo con il pupazzo-alieno Rich Cholino, culminando con la frase incendiaria: «Stop al genocidio». Inevitabilmente, il bersaglio delle sue parole è stato Israele, suscitando reazioni infuocate.
Le dichiarazioni di Ghali hanno dato il via a un dibattito acceso in campo politico. Partiti come il M5s, l’Alleanza Verdi e Sinistra, e una parte significativa del Pd, rappresentata da Elly Schlein, hanno abbracciato il cosiddetto «pacifismo» del rapper, che denuncia il presunto genocidio. Persino l’ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha preso posizione, chiedendosi se Ghali fosse «un italiano vero», e sottolineando che le sue parole hanno richiamato l’attenzione sul rifiuto dell’Italia nei confronti della guerra.
Reazioni e Contrasti: Politica e Ambasciata Israeliana
Le reazioni non si sono fatte attendere, con Nicola Fratoianni della Sinistra italiana che suona la carica: «Stop al Genocidio. Da Ghali coraggio e verità». Dall’altro fronte, l’ambasciata israeliana in Italia, tramite l’ambasciatore Alon Bar, ha condannato fermamente l’utilizzo del palco di Sanremo per diffondere «odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile». La risposta di Ghali alle critiche dell’ambasciatore non si è fatta attendere, difendendo le proprie posizioni e accusando Israele di perseguire una politica del terrore.
Mentre l’ad della Rai, Roberto Sergio, ha espresso solidarietà verso Israele e la comunità ebraica, la politica italiana è apparsa divisa sull’argomento. Da un lato, esponenti come Maurizio Gasparri di Forza Italia hanno chiesto scuse e solidarietà al popolo israeliano, dall’altro esponenti della sinistra come Dario Carotenuto del M5s e Arturo Scotto del Pd hanno difeso le posizioni di Ghali. Il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, ha addirittura invitato ad applaudire il rapper anziché chiedere scuse.