![Addio a Pino Chillemi, ex presidente degli albergatori di Finale Ligure 1 20240208 211912](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240208-211912.webp)
Finale Ligure piange la scomparsa dell’ex presidente degli albergatori Pino Chillemi
Finale Ligure si è svegliata con la triste notizia della scomparsa di Pino Chillemi, figura di spicco nel panorama alberghiero locale. A 84 anni, Chillemi ci ha lasciati dopo una lunga battaglia contro la malattia, lasciando un vuoto incolmabile dietro di sé. Gianni Argento, titolare dell’hotel Rio di Finalpia, lo ricorda con affetto e stima: “Un grande uomo, un grande albergatore, alla guida degli albergatori finalesi per molti anni, organizzando iniziative senza fine.”
Un’icona dell’ospitalità locale
Pino Chillemi ha lasciato un’impronta indelebile nel tessuto alberghiero di Finale Ligure. Gestendo con passione l’albergo Serenval a Finalpia e l’ex Plaza a Varigotti, ha incarnato l’eccellenza e la dedizione nel settore. La sua influenza si estendeva ben oltre la gestione degli alberghi, abbracciando ruoli chiave come l’assessore al Turismo, contribuendo attivamente alla crescita e alla promozione della destinazione.
Francesca Chillemi, la conosciutissima attrice e ex Miss Italia 2003, era la sua nipote, figlia di suo fratello. La perdita di Chillemi lascia un vuoto non solo tra i colleghi del settore, ma nell’intera comunità locale. La sua professionalità e umanità lo hanno reso una figura rispettata e amata da tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo e lavorare con lui. La sua visione lungimirante e il suo impegno costante hanno plasmato il panorama turistico locale in modo tangibile e duraturo.
Un addio commovente
I funerali di Pino Chillemi saranno celebrati domani, lunedì 5 febbraio, nell’Abbazia dei benedettini a Finalpia alle 11. Sarà un momento di commozione e di ricordo per chiunque abbia incrociato il suo cammino e abbia potuto beneficiare della sua saggezza e della sua passione per l’ospitalità. Il Golf alle Manie, un progetto a lui caro, rimarrà come uno dei tanti sogni che non potranno mai essere realizzati, ma il suo lascito e la sua eredità continueranno a vivere attraverso coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare con lui. La sua assenza lascerà un vuoto tangibile in una comunità che lo ha visto come un faro di ispirazione e di guida.