“Giorgia Meloni a Basovizza: il Ricordo delle foibe e dell’esodo”
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha preso parte alle celebrazioni del Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe nella città di Basovizza. Nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di non dimenticare gli eventi tragici legati alle foibe e all’esodo, rompendo il silenzio che per decenni ha avvolto queste vicende. La Meloni ha affermato: “Sono venuta qui da ragazza quando lo facevano in pochi perché farlo significava essere additati, accusati, isolati”. Queste parole evidenziano il coraggio necessario per commemorare un passato doloroso, spesso taciuto.
La congiura del silenzio infranta
In un contesto dove la memoria storica rischia di sbiadire, Giorgia Meloni ha ribadito l’importanza di rompere la congiura del silenzio. Ha dichiarato: “Torno qui con qualche ruga in più e qualche responsabilità mai immaginata per assumermi un impegno solenne”. Queste parole sottolineano l’evoluzione personale della Meloni e il suo impegno a trasmettere alle generazioni future il dovere del ricordo, affinché non si ripetano gli orrori del passato.
La presidente del Consiglio ha proseguito il suo discorso con parole toccanti: “Sono qui per ricordare gli innocenti trucidati ma anche per chiedere perdono a nome delle istituzioni per il silenzio colpevole che per decenni ha avvolto le vicende del confine orientale”. Questa richiesta di perdono rappresenta un importante atto di riconciliazione e di assunzione di responsabilità collettiva per i tragici eventi che hanno segnato la storia dell’Italia.
Un omaggio alle vittime dell’esodo
Giorgia Meloni ha reso omaggio agli istriani, giuliani e dalmati che, pur pagando un prezzo altissimo, hanno scelto di rimanere italiani, difendendo la propria identità con coraggio. Ha sottolineato: “Fiumani, istriani e dalmati, pagando un prezzo altissimo, hanno deciso di essere italiani due volte, per nascita e per scelta”. Queste parole mettono in luce il sacrificio e la determinazione di coloro che hanno fatto della propria identità un baluardo insuperabile contro le ingiustizie subite.
Infine, la Meloni ha concluso con un messaggio di speranza e di appartenenza: “Ovunque, quella sarà la tua casa”. Queste parole riflettono l’importanza di mantenere viva la memoria storica, di onorare le vittime del passato e di riaffermare il legame indissolubile con la propria terra e la propria identità. Attraverso le sue parole a Basovizza, Giorgia Meloni ha posto l’accento sull’importanza di non dimenticare il passato per costruire un futuro di pace e di unità.