![Condannato a 20 anni di carcere per il naufragio di Cutro: sentenza storica emessa dal tribunale di Crotone 1 20240209 142815](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240209-142815.webp)
Condannato a 20 anni di carcere per il naufragio di Cutro
Mercoledì il tribunale di Crotone ha emesso una sentenza storica, condannando Gun Ufuk, un 29enne turco, a 20 anni di reclusione e a una multa di 3 milioni di euro per il naufragio avvenuto il 26 febbraio del 2023 vicino a Cutro, in Calabria. Questo tragico evento ha causato la perdita di 94 vite umane, tra cui 35 minori. Ufuk è stato riconosciuto colpevole di vari reati, tra cui favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e omicidio come conseguenza di un altro delitto.
Le dichiarazioni di Gun Ufuk e la sua difesa
Durante gli interrogatori, Ufuk ha indicato che alla guida dell’imbarcazione c’era un individuo chiamato Gulem Byram, descritto come un amico con esperienza in altri viaggi simili. Ha raccontato che, durante il naufragio, ha sentito l’imbarcazione urtare qualcosa e ha visto Byram cercare di manovrare, ma senza successo. Ufuk ha affermato di essersi gettato in acqua a causa dell’inclinazione dell’imbarcazione, nuotando per circa mezz’ora fino a raggiungere la spiaggia. Al contrario, Byram non avrebbe abbandonato la barca.
Ufuk ha anche sostenuto di essere stato vittima di persecuzione politica nel suo paese d’origine, affermando di essere stato accusato di partecipare a un tentativo di colpo di stato contro il presidente turco Erdogan nel 2016. Il suo avvocato, Falcone, ha contestato i reati imputati a Ufuk, sostenendo che la presenza di una barca di soccorso avrebbe potuto evitare molte delle morti avvenute durante il naufragio. Falcone ha sollevato dubbi sulle azioni delle autorità italiane riguardo all’intervento di soccorso dopo che la barca era stata avvistata da Frontex, l’agenzia di frontiera dell’Unione Europea.