Esaurimento Cassa per Ex Ilva: Situazione Critica
La situazione economica dell’ex Ilva continua a destare preoccupazione, con allarmi che indicano una grave carenza di liquidità. Secondo Cesare Giuseppe Meroni, esperto incaricato dalla Camera di commercio di Milano, le disponibilità di cassa di Acciaierie d’Italia non saranno sufficienti nemmeno per coprire i costi fino alla fine di febbraio. Meroni ha evidenziato che la società prevede di avere solamente 93 milioni di euro liquidi alla fine del mese, considerando la mancanza di 85 milioni da Invitalia e un addebito di 30 milioni da Unicredit.
Impasse nella Composizione Negoziata
La proposta di risanamento presentata da Acciaierie d’Italia è stata definita ‘impraticabile’ da Meroni nella relazione inviata al tribunale di Milano. Le difficoltà finanziarie sono aggravate dalla mancata intesa tra Invitalia e ArcelorMittal riguardo al supporto finanziario cruciale per garantire la continuità aziendale. Inoltre, la mancanza di interesse da parte di terzi nel capitale di AdI e il rifiuto di Invitalia di erogare i finanziamenti previsti per febbraio rendono la situazione ancora più critica.
Il mancato accordo tra le parti coinvolte e l’assenza di prospettive finanziarie nel breve termine hanno portato all’inevitabile conclusione che la composizione negoziata non sia più una via praticabile per risolvere la crisi finanziaria dell’ex Ilva. Questa situazione di stallo potrebbe ora aprire la strada verso l’amministrazione straordinaria, come confermato dal tribunale di Milano che ha respinto l’istanza di Acciaierie d’Italia contro tale procedura.
Prospettive di Amministrazione Straordinaria
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato la possibilità imminente di un’entrata in amministrazione straordinaria per l’ex Ilva. Dopo che Acciaierie d’Italia non ha risposto entro i termini alla richiesta di verifica dei presupposti per la procedura di commissariamento da parte di Invitalia, si profila l’amministrazione straordinaria come una delle vie da percorrere per affrontare la crisi.
La scadenza dei 15 giorni senza risposta da parte di AdI ha aperto la strada affinché Invitalia possa richiedere direttamente al Mimit l’avvio dell’amministrazione straordinaria. La situazione finanziaria precaria e l’assenza di soluzioni concordate stanno spingendo l’ex Ilva verso un nuovo scenario di gestione, con l’obiettivo di garantire la continuità delle attività e la tutela dei posti di lavoro.