Contributi INPS per artigiani e commercianti nel 2024: Aliquote e Scadenze
I contributi INPS rappresentano un pilastro fondamentale per gli artigiani e i commercianti, garantendo la copertura previdenziale necessaria per il futuro. Nel corso del 2024, le aliquote e le scadenze per il versamento di tali contributi rivestono un’importanza cruciale per i professionisti del settore.
Secondo quanto stabilito, per gli artigiani e i commercianti, inclusi titolari e collaboratori con più di 21 anni, l’aliquota contributiva si attesta al 24 per cento. Questo valore delinea il peso significativo che tali contributi hanno sul reddito complessivo di coloro che operano in queste categorie professionali.
Reddito minimo annuo e calcolo del contributo IVS
Un aspetto essenziale da considerare è il reddito minimo annuo che viene preso in considerazione per il calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dai commercianti. Questo valore viene costantemente aggioranto in base alla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Per il periodo che va dal 2022 al 2023, l’ISTAT ha comunicato una variazione dell’5,4 per cento. Di conseguenza, il reddito minimo annuo da considerare si attesta a 18.415 euro. Questo parametro risulta fondamentale per determinare l’entità dei contributi che i professionisti dovranno versare nel corso dell’anno.
Versamenti e modalità di pagamento
Per effettuare i versamenti dei contributi dovuti, è necessario utilizzare il modello F24, strumento che raccoglie i dati e gli importi utili per tale operazione. Queste informazioni sono disponibili nel Cassetto previdenziale, nella specifica sezione denominata “Dati del mod. F24”, accessibile direttamente dal contribuente o da un suo delegato.
È importante sottolineare che, in caso in cui la somma dei contributi minimi e di quelli a conguaglio versati entro le scadenze previste risulti inferiore all’importo dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa realizzati nel 2024, scatterà l’obbligo di corrispondere un ulteriore contributo a saldo. Questo dovrà essere regolato entro i termini di pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche, evidenziando l’importanza di un’adeguata pianificazione finanziaria per i professionisti del settore.