Traffico d’influenze e critiche di Scarpinato
Il senatore del Movimento 5 Stelle, Roberto Scarpinato, ha sollevato critiche intense riguardo alla riforma sul traffico d’influenze, definendola un ‘regalo ai lobbisti’ e sottolineando come favorisca il voto di scambio. Scarpinato ha evidenziato la contraddizione tra le richieste dell’Unione europea per una legge sulle lobby e la riforma attuale, che sembra legalizzare il traffico di influenze esercitato dai cosiddetti ‘galoppini elettorali’, specialisti nel voto di scambio.
Le critiche dettagliate di Scarpinato
Secondo Scarpinato, il voto di scambio coinvolge individui che, in cambio di favoritismi da parte di figure pubbliche, garantiscono voti. La riforma attuale, a suo dire, favorisce questa pratica poiché rimuove le conseguenze quando il traffico di influenze mira all’abuso d’ufficio, aprendo così la strada al voto di scambio. L’argomentazione del senatore si concentra sull’aspetto giuridico della questione, distinguendolo da accuse politiche dirette.
Scarpinato ha sollevato anche dubbi sulle specifiche della riforma, evidenziando come il traffico d’influenze venga punito solo in presenza di un vantaggio economico, a differenza di quanto avviene nei reati di corruzione dove è rilevante qualsiasi beneficio, anche non monetario. Questo particolare trattamento legale solleva perplessità sul favore concesso ai lobbisti, suscitando confusione e disapprovazione nell’opinione pubblica.