Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi ha perso un altro incarico, quello di Commissario Generale per le Belle Arti e i Musei di Codogno, dopo polemiche e controversie. La sua nomina risale a luglio 2021, senza una scadenza definita. Nonostante la revoca ufficiale non fosse ancora arrivata il 7 febbraio, il sindaco Francesco Passerini e la sua giunta hanno preso la decisione di sollevare Sgarbi dal suo ruolo.
Le dimissioni non formalizzate e le motivazioni non espresse
Come riportato da Il Giorno, il sindaco Passerini ha ringraziato Sgarbi per il ruolo svolto senza entrare nei dettagli delle motivazioni: ‘Ringrazio il professor Sgarbi per il ruolo che gli avevamo affidato. Ricordo la sua presenza per esempio in una lectio sul pittore Magatti che ha sicuramente dato lustro a Codogno. Ora troveremo altre formule di promozione della nostra città’. Sebbene le ragioni non siano state dichiarate ufficialmente, le recenti vicende riguardanti il critico d’arte hanno portato l’amministrazione a revocargli l’incarico.
Nella convenzione dell’incarico era specificato che la revoca sarebbe avvenuta solo in caso di ‘interruzione del rapporto fiduciario’ con il sindaco. Sgarbi doveva promuovere il patrimonio culturale della città oltre i confini comunali, operando in collaborazione con il servizio municipale. Le polemiche attorno al suo ruolo a Codogno, anche legate alle sue posizioni sulla pandemia da Covid-19, hanno contribuito alla decisione di revoca presa dall’amministrazione comunale.
I molteplici incarichi ricoperti da Vittorio Sgarbi nel corso degli anni
Questo incarico a Codogno rappresenta solo uno dei numerosi ruoli ricoperti da Vittorio Sgarbi nel corso della sua carriera. Ha ricoperto diverse cariche tra cui sindaco di Arpino e Sutri, assessore alla Cultura di Viterbo, prosindaco di Urbino, e presidente di varie istituzioni culturali in diverse città italiane. Sgarbi ha avuto un ruolo attivo anche in politica, essendo stato membro della Camera dei deputati e di altre amministrazioni comunali, tra cui Milano, e vantando incarichi presso due atenei.
Nonostante le numerose posizioni di prestigio, la revoca dell’incarico a Codogno segna un’altra tappa controversa nella carriera di Vittorio Sgarbi. Le opinioni contrastanti e le vicende recenti hanno portato all’interruzione di questo incarico, sollevando dibattiti sulla separazione tra l’aspetto professionale e le posizioni personali di figure pubbliche come lui.