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Uefa sotto pressione: rischia una causa da 3 miliardi
Uefa si trova attualmente ad affrontare una tempesta perfetta, con nuvoloni nerissimi che si addensano sul 48esimo congresso dell’organismo europeo del calcio. L’atmosfera densa di tensioni politiche e turbolenze minaccia di offuscare l’immagine di unità e intangibilità che Alexander Ceferin avrebbe desiderato mantenere. Il terzo mandato del presidente, che doveva sancire la sua leadership imperiale, si trova adesso minacciato dalle scelte e dalle azioni che hanno caratterizzato questa fase di transizione nel mondo del calcio europeo.
Il rischio di una causa miliardaria
Ceferin, noto per la sua fermezza e ostilità verso la Superlega, potrebbe ora trascinare l’Uefa in un pericoloso vortice legale. A22, l’organizzazione operativa della Superlega, ha avviato un percorso legale che potrebbe portare a una richiesta di danni fino a 3,6 miliardi di euro. Le azioni intraprese dall’organismo di Nyon nel contrastare il progetto della Superlega nel 2021 hanno innescato questa reazione legale di proporzioni epiche.
I legali di A22 hanno già messo in moto il processo, basando le richieste di compensazione sulle restrizioni e sulle minacce di sanzioni economiche che hanno impedito il decollo del torneo nel 2021. La Corte Europea ha recentemente sancito che le azioni dell’Uefa sono state monopolistiche e contrarie ai principi di libera concorrenza dell’Unione Europea, aprendo così la strada a una richiesta di risarcimento senza precedenti.
La mancanza di dialogo come punto focale
Al di là delle questioni legali e delle cifre spaventose in ballo, la Superlega sottolinea la persistente mancanza di dialogo da parte dell’Uefa. I dirigenti del nuovo torneo ribadiscono che l’atteggiamento refrattario al confronto da parte di Ceferin e della sua organizzazione è stato il motore principale che ha spinto verso questa azione legale. Questo atteggiamento, definito politico, sta generando perplessità anche all’interno dell’Uefa stessa, che si interroga sul futuro della propria leadership e sulla necessità di aprire linee di comunicazione più efficaci per evitare ulteriori conflitti e controversie legali.