La fine di un divieto storico
Le camere ipobariche non sono più considerate doping in Italia. Una svolta significativa è arrivata con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 27 novembre 2023, che ha sancito la revoca del divieto sull’utilizzo di camere ipobariche per gli atleti. Questo cambiamento rappresenta un passo importante, considerando che in passato tali strumenti erano equiparati a pratiche dopanti, soggette a sanzioni severe a livello nazionale e internazionale. Il divieto, incluso nella legge penale antidoping 376 del 2000, collocava l’Italia in una posizione unica, contrastante con le direttive della Wada, l’agenzia mondiale antidoping.
Un beneficio per gli atleti si prospetta ora con l’autorizzazione all’utilizzo delle camere ipobariche. Questi dispositivi, che simulano condizioni di altitudine ridotta forzando il corpo a produrre più globuli rossi, offrono vantaggi significativi in termini di miglioramento delle prestazioni atletiche. Gli allenatori consigliano periodi di almeno due settimane in quota o in camera ipobarica per ottenere risultati tangibili in termini di incremento dell’ossigeno nel sangue e, di conseguenza, maggiore resistenza fisica.
Un cambiamento nell’approccio sportivo
La decisione relativa alle camere ipobariche apre nuove prospettive per gli atleti italiani, consentendo loro di adottare metodologie allineate con gli standard internazionali. Questo cambiamento comporta un impatto significativo sul modo in cui gli sportivi affrontano il proprio allenamento e preparazione fisica. Le parole di Stefano Oldani, il ciclista che ha vinto una tappa al Giro d’Italia 2022, evidenziano come l’utilizzo di camere ipobariche stia diventando una pratica comune nell’ambiente sportivo professionistico, con strutture specializzate che offrono camere ipobariche integrate per ottimizzare le performance atletiche.
Una decisione basata su evidenze scientifiche ha guidato il cambiamento normativo in Italia riguardante le camere ipobariche. Il coinvolgimento del Consiglio Superiore di Sanità, su richiesta della Sezione per la vigilanza e il controllo sul doping del Comitato Tecnico Sanitario, ha portato a una revisione delle direttive in merito all’utilizzo di tali strumenti. Il decreto ministeriale del 23 ottobre 2023 ha sancito che l’utilizzo delle camere ipobariche non è più vietato, a condizione che gli atleti siano monitorati attentamente da un medico sportivo durante l’intero processo. Questa decisione mira a garantire un trattamento uniforme per gli atleti italiani rispetto ai loro omologhi stranieri, promuovendo standard di preparazione fisica all’avanguardia e conformi alle migliori pratiche internazionali.