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La Questura di Piacenza combatte le bande giovanili: 19 denunce e 45 daspo
Spaccio, risse ed estorsioni in centro: l’intervento deciso delle autorità ha portato alla denuncia di 19 ragazzi, tra cui 6 minorenni, per reati quali rapina, rissa, lesioni, porto abusivo di armi, spaccio ed estorsione. La Polizia ha emesso complessivamente 45 provvedimenti di ‘daspo’ per vietare l’accesso a luoghi come il centro storico di Piacenza. Questa vasta attività di contrasto alle bande giovanili ha coinvolto anche minori, con provvedimenti penali e amministrativi presi per scoraggiare comportamenti criminali.
L’OPERAZIONE ‘STREETBULLYING’ – Azione preventiva della Questura di Piacenza
L’operazione ‘STREETBULLYING’ ha preso di mira gruppi deviati di giovani responsabili di condotte criminali nel centro storico di Piacenza. Provvedimenti di perquisizione e interrogatorio sono stati emessi dalle Procure locali e misure preventive dal Questore. Complessivamente sono coinvolti 45 giovani, italiani e stranieri, maggiori e minori. Le indagini si sono concentrate su un gruppo di giovani legati tra loro, accusati di vari episodi criminali, sottolineando l’importanza di un’azione sinergica tra le forze dell’ordine.
Risse e aggressioni in centro: la violenza giovanile a Piacenza
Le risse e le aggressioni nel centro cittadino di Piacenza hanno evidenziato la presenza di gruppi di giovani che cercavano di affermarsi con comportamenti violenti. Questi giovani, legati da una comune sottocultura, si sono resi protagonisti di scontri violenti con altri individui, spesso per motivi banali. Le azioni aggressive, che includevano anche l’utilizzo di armi improprie come sedie e panche, hanno creato un clima di terrore. Anche il consumo e lo spaccio di droga, insieme al possesso di armi, sono emersi durante le indagini.
Identificati con la videosorveglianza: la lotta alla criminalità giovanile
L’utilizzo mirato della videosorveglianza ha permesso di denunciare giovani per una serie di reati, tra cui rapine, rissa, lesioni, spaccio ed estorsioni. Le forze dell’ordine hanno identificato e denunciato 19 ragazzi, di cui 6 minorenni, per le loro azioni criminali. Le perquisizioni locali e i controlli continui, inclusi quelli effettuati nei centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, hanno contribuito all’identificazione dei responsabili. Queste azioni preventive mirano a stroncare sul nascere l’organizzazione di bande giovanili e a garantire la sicurezza della comunità.