![Violenza sessuale di gruppo a Catania: il coraggio di una giovane vittima 1 20240207 192314](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240207-192314.webp)
Violenza sessuale di gruppo: l’orrore nei bagni pubblici di Catania
Gli egiziani ‘poco avvezzi al vivere civile’ sono stati coinvolti in un atto di violenza inaudita ai danni di una 13enne nei bagni pubblici della Villa Bellini di Catania. Il fermo e l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei quattro maggiorenni egiziani, insieme ad altri tre complici, sono stati convalidati. Secondo le motivazioni del gip riportate dal quotidiano La Sicilia, gli indagati sono stati descritti come individui ‘poco avvezzi al vivere civile’.
La vittima, un atto di coraggio
Il gip ha sottolineato che la violenza avrebbe potuto continuare se la vittima non avesse reagito. ‘Appare evidente che sussiste il pericolo di reiterazione: l’orrore ha avuto fine solo grazie al tentativo della ragazza di liberarsi.’ La reazione della giovane ha interrotto l’aggressione, ma si è palesata la possibilità che altri complici avrebbero potuto proseguire gli atti di violenza. Questo episodio sconvolgente mette in luce la mancanza di rispetto per la vita e l’integrità delle persone da parte degli aggressori, secondo quanto emerso dalle indagini.
La vittima, una 13enne, ha avuto il coraggio di rivolgersi alle autorità dopo l’orrore subito. Nel suo racconto ai carabinieri, ha descritto il terrore vissuto durante l’aggressione: ‘Ero terrorizzata, impaurita.’ La ragazza è riuscita a liberarsi, chiedere soccorso e denunciare i suoi aguzzini. ‘Dicevo ‘smettila! Basta! Smettila’. Poi alzando la testa mi sono accorta che dal soffitto del bagno, comunicante con gli altri due, vi erano due ragazzi del branco (uno a seguire l’altro) che ci guardavano.’ Questo atto di coraggio e lucidità della vittima ha permesso di identificare i responsabili e portare avanti le indagini per far luce su questo grave episodio.
Se la vittima non avesse avuto la forza di reagire e denunciare, l’orrore avrebbe potuto protrarsi ulteriormente. La sua determinazione e prontezza d’animo hanno contribuito a fermare un atto di violenza che ha scosso la comunità locale e richiamato l’attenzione sull’importanza di contrastare tali comportamenti devianti. La solidarietà e il sostegno alla vittima sono fondamentali per il suo percorso di ripresa e per garantire che giustizia sia fatta nei confronti degli aggressori.