La tattica vincente dell’Inter nel Derby d’Italia
Calhanoglu si è rivelato il regista perfetto nel recente Derby d’Italia, guidando l’Inter con maestria tattica. Inzaghi ha sapientemente optato per Thuram come prima punta, mentre Lautaro Martinez ha compiuto un sacrificio tattico degno di nota. Martinez, solito a venire incontro alla palla, ha saputo muoversi da trequartista, infiltrandosi tra i difensori centrali della Juventus e ricevendo con precisione i passaggi.
Nel piano tattico di Allegri, il compito del play bianconero era intercettare Calhanoglu, mentre Vlahovic doveva marcare Acerbi, Yildiz coprire Pavard e McKennie avanzare su Bastoni. Tuttavia, Locatelli ha presto capito che schermare il turco non sarebbe stato vantaggioso. Questo ha permesso a Lautaro di trovarsi spesso smarcato, ricevendo palle dai centrocampisti e dagli esterni per lanciare in profondità Thuram, creando così pericoli costanti per la difesa juventina.
La supremazia tattica dell’Inter
L’Inter ha avviato l’incontro con un assalto furioso, costringendo la Juventus a difendersi nella propria metà campo. Calhanoglu ha brillato come regista, alternando giocate corte a lanci lunghi precisi, e godendo di una libertà eccezionale in campo, dettando i ritmi della partita. Allegri ha ricevuto critiche per le scelte tattiche, ma con Chiesa infortunato e Yildiz giovane esordiente, era difficile sostenere un attacco con tre punte.
L’Inter ha sfruttato la completezza del suo gioco, spostando rapidamente e con precisione la palla da un lato all’altro del campo, dimostrando pazienza e abilità nel creare spazi. L’inserimento di Pavard sulla fascia destra è stato una mossa chiave, aggiungendo profondità e versatilità tattica alla squadra. Pavard ha coperto un’ampia distanza in campo, dimostrando capacità difensive e offensive notevoli, diventando un elemento fondamentale per l’Inter nel Derby d’Italia.