Vittorio Sgarbi
, critico d’arte e sottosegretario alla Cultura, ha annunciato di autosospendersi in attesa del pronunciamento del Tar riguardo alle sue dimissioni. Sgarbi, in un’intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato: “Aspetto il giudizio del Tar. Qualsiasi sia l’esito, le dimissioni non le revoco. Perché voglio avere ragione.”
Controversia con l’Antitrust: incompatibilità tra incarico e attività svolte
L’azione di Sgarbi è scaturita dalla delibera dell’Antitrust che ha stabilito l’incompatibilità tra le attività da lui svolte e il ruolo di sottosegretario. Sgarbi ha espresso il suo dissenso riguardo a questa decisione, sottolineando le contraddizioni presenti nel pronunciamento dell’Antitrust. In merito a ciò, ha affermato: “Il pronunciamento dell’Antitrust è contraddittorio. Perché prima, in un documento del 16 maggio, dice che la mia carica è compatibile con le mie diciannove tra attività e funzioni. Poi cambia idea e le trova incompatibili.”Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha accettato le dimissioni presentate da Sgarbi, motivando la sua decisione con “dati oggettivi”. Sgarbi ha commentato l’accettazione delle dimissioni da parte di Meloni affermando: “Ha ragione. Del resto l’Antitrust ha fatto una scelta politica proprio per questo, ha voluto sollevare Giorgia Meloni dal dover scegliere sulla mia posizione.”
Vittorio Sgarbi: la decisione di autosospendersi in attesa di giustizia
Sgarbi ha ribadito la sua posizione di attesa del giudizio del Tar, rimarcando la sua determinazione nel non revocare le dimissioni già presentate. Egli ha chiarito che la sua azione non è basata sul parere dell’Antitrust, che considera “antinomico e contraddittorio”. In merito al suo status attuale, Sgarbi ha dichiarato: “Per adesso comunque è più preciso dire che mi autosospendo.”L’attesa di Sgarbi per il verdetto del Tar pone l’accento sulla sua volontà di far valere le proprie ragioni e difendere la sua posizione. La controversia in corso, che ha portato alle dimissioni del critico d’arte, mette in luce le complessità e le sfide legate alla gestione delle cariche pubbliche e delle attività private. Resta ora da vedere quale sarà l’esito del giudizio del Tar e come ciò influenzerà il futuro di Vittorio Sgarbi nel contesto politico e culturale italiano.